Venezia rivive la 45esima edizione di Vogalonga, una regata non competitiva per manifestare contro gli effetti negativi delle barche a motore. L’intento è quello di promuovere l’uso del remo contro il dilagare del moto ondoso. In acqua sono scese ben 2 mila barche a remi e circa 8 mila vogatori. Il percorso ha attraversato la laguna partendo dal bacino di San Marco, con il tradizionale cannone, e passando da Rio di Cannaregio. I vogatori hanno ammirato anche le isole variopinte di Burano e Torcello. Purtroppo, però, il passaggio di una nave ha rovinato il momento di festa e ha riacceso le polemiche.
Il traffico veneziano
A circa una settimana dall’incidente della nave di Msc, la Vogalonga rilancia a gran voce l’utilizzo delle barche a remi piuttosto di quelle a motore. In migliaia hanno preso parte alla 45esima edizione di questo evento. Un percorso di circa 30 chilometri con partenza dal Bacino di San Marco dopo il tipico sparo del cannone e l’alzaremi. Quasi duemila equipaggi, 7500 vogatori da 33 paesi differenti. Tra i primi arrivati c’è la Società di San Juan di Portorico. Purtroppo, però, la manifestazione è stata improvvisamente interrotta dal passaggio di una grande nave che ha riacceso la polemica. Proprio sabato scorso si era svolta una manifestazione con oltre 8 mila partecipanti per chiedere lo stop del loro passaggio in laguna.
Riappropriarsi delle tradizioni
“Sono poche ore di manifestazione – ha dichiarato il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni – ma rappresentano un segnale importante che si perpetua da 45 anni. Questa manifestazione permette ai veneziani e agli amanti della voga e dell’ambiente di riappropriarsi della laguna e di una città unica al mondo”.