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Codacons, diffida ai Prefetti: "Divieto di fumo in tutte le spiagge"

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Il "no smoking beach" è diffuso a macchia di leopardo. Oer questo motivo il Codacons si mette in azione per estendere il divieto in tutte le spiagge.

Dopo l’appello al Ministero dell’Ambiente caduto nel vuoto, il Codacons avvia una battaglia legale per imporre il divieto di fumo in tutte le spiagge italiane. Il primo atto consiste in una diffida inviata ai Prefetti. “Se non saranno adottate misure urgenti, verranno denunciati i Comuni per concorso in inquinamento”, avverte l’associazione.

Disparità e discriminazione

Sempre più Comuni stanno approvando ordinanze sul divieto di fumo in spiaggia anche perché “una sola sigaretta gettata in mare è sufficiente per contaminare un metro cubo d’acqua” come ha sottolineato il vice sindaco di Ladispoli Pierpaolo Perretta.

La cittadina che sorge sul litorale romano è solo l’ultima ad aver adottato il “no smoking beach” tanto che già a fine maggio il Codacons aveva lanciato un appello al Ministero dell’Ambiente per chiedere “un provvedimento di portata nazionale che normi e vieti espressamente il fumo sulle spiagge italiane”.

Per il momento la richiesta sembra essere rimasta inascoltata, tanto che l’associazione in una nota sottolinea che “sulla questione del fumo in spiaggia la situazione attuale è a macchia di leopardo” creando così “una disparità di trattamento a danno dei cittadini, che magari possono fumare su una spiaggia ma non in quella limitrofa, perché situata sul territorio di un comune che non ha adottato alcun provvedimento di divieto”.

La diffida

“La necessità di tutelare la salute pubblica dai rischi connessi al fumo passivo (si ricorda che il fumo provoca 80mila morti l’anno solo in Italia), associata all’esigenza di difendere l’ambiente dai mozziconi di sigaretta lasciati sulla sabbia che impiegano fino a 5 anni per decomporsi e inquinano i mari più della plastica, deve portare a vietare il fumo sulla totalità delle spiagge italiane” viene quindi ribadito.

Per questo motivo il Codacons annuncia che è pronta ad “avviare una battaglia legale” in merito. Già lunedì 10 giugno 2019 è stata per questo presentata “una diffida a tutti i Prefetti dei territori dove sono collocate spiagge in cui si chiede, in virtù dei loro poteri, di ordinare alle amministrazioni comunali l’adozione di apposite ordinanze tese a stabilire divieti di fumo e di abbandono di prodotti da tabacco sulle spiagge di loro competenza”.

“Se non saranno adottate misure urgenti, il Codacons denuncerà nei prossimi giorni i Comuni per concorso in inquinamento e in danneggiamento aggravato del patrimonio naturale” si avverte infine.