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La Rai annuncia istruttoria: "Parole indegne su Falcone e Borsellino"

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"Parole indegne", la Rai avvia istruttoria interna. Carfagna: "E' sconcertante. Non c'è giustificazione".

Viale Mazzini ha diffuso una nota in cui prende le distanze da quanto accaduto all’interno del programma di Rai 2 Realiti. “La Rai ritiene indegne le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciate da due ospiti della puntata di Realiti andata in onda” è quanto si legge nel comunicato con il quale l’azienda ha fatto sapere di aver “avviato un’istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda”. “La grave offesa arrecata alla memoria di due esempi luminosi di lotta alla mafia si configura come un evidente omesso controllo da parte della governance del servizio pubblico, alla quale richiedo formalmente un controllo più rigoroso dei contenuti e degli ospiti delle trasmissioni” scrive il presidente della Commissione Vigilanza Rai, Alberto Baranchini.

Offesa alla memoria

“Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro” avrebbe detto Leonardo Zappalà, cantante 19enne, a Realiti, trasmissione in diretta su Rai 2, quando il conduttore Enrico Lucci ha mostrato una grande foto dei due giudici, Falcone e Borsellino, come esempio degli eroi che combattono la mafia. La Commissione vigilanza è intervenuta duramente, annunciando che l’avvio di un’istruttoria interna “per accertare le responsabilità è una misura doverosa, ma non sufficiente”. Nel frattempo, complici anche gli ascolti bassi, Realiti verrà spostato dalla prima alla seconda serata, sarà più breve e non sarà più in diretta. “Il risultato è stato pessimo e ci siamo messi tutti in discussione per rettificare, pulire e ritrovare il focus del racconto” ha detto Enrico Lucci.

Carfagna: “E’ sconcertante”

“E’ sconcertante apprendere che sono andate in onda in prima serata su Rai 2 delle interviste in cui un sedicente cantante ha irriso il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Non c’è giustificazione, né basta un tardivo atto di riparazione – ha detto Mara Carfagna -. Non è sufficiente spostare la trasmissione in seconda serata o cancellarla da Rai Play, come è stato fatto. I vertici della Rai devono affrontare con rigore e rispondere del caso, ma soprattutto di quello che rivela: una gestione palesemente incompetente degli spazi e del denaro pubblico”.