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Cosenza, candeggina nel calice: sacerdote soccorso

don claudio albanito

I fedeli hanno subito allertato il 118 e il sacerdote è stato trasportato in ospedale dove è stato sottoposto a lavanda gastrica.

Paura durante la celebrazione di una messa sabato 8 giugno a Rose, nel cosentino. Don Claudio Albanito stava celebrando la messa quando si è improvvisamente sentito male. Dopo il rito della Comunione, infatti, l’uomo ha iniziato ad accusare bruciore alla gola e difficoltà respiratorie, il tutto poco dopo aver bevuto dal calice. Tra i fedeli presenti si è scatenato il panico, e alcuni di loro hanno subito chiamato il 118 che ha soccorso il sacerdote. Don Albanito è stato sottoposto a lavanda gastrica e si sarebbe poi completamente ripreso. Gli accertamenti hanno rivelato che nello stomaco era presente una sostanza tossica che probabilmente era nel calice.

Nessuna denuncia

Il parroco, raggiunto dall’Ansa, ha fatto sapere di non aver sporto denuncia. “No so cosa pensare. Vorrei considerarla una burla ma ho difficoltà considerando la gravità del gesto. Per ora non ho sporto denuncia, ma solo informato i carabinieri. Non ho idea di chi possa essere stato, né se si tratti di una svista o di qualcosa di diverso. Sono ancora frastornato”. Il parroco si è comunque ripreso rapidamente e domenica mattina, poche ore dopo la disavventura, è tornato in chiesa per celebrare le prime comunioni.

Non si esclude nessuna ipotesi

Informati della vicenda, i carabinieri hanno comunque attivato le verifiche del caso, arrivando a scoprire che nell’ampolla usata per purificare il calice erano presenti tracce di candeggina. Tante le ipotesi prese in considerazione. Non è chiaro se si sia trattato di un incidente dovuto ad un errore nel risciacquo dell’ampolla, oppure se l’intento fosse quello di fare uno scherzo di cattivo gusto. Il sacerdote ha fatto sapere di non avere alcun sospetto sul possibile colpevole.