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Frosinone, rissa durante un pranzo di famiglia: nessuno paga il conto

forze dell'ordine

Il capofamiglia è stato denunciato dal titolare del locale per i disordini provocati dal parente rissoso e per insolenza fraudolenta.

Succede in un famoso ristorante di Anagni, in provincia di Frosinone. Un allegro pranzo di famiglia svoltosi in occasione di una comunione è andato a finire in una violenta rissa tra gli invitati. Per motivi futili, ancora da puntualizzare, sei uomini hanno iniziato a litigare ferocemente e al momento di andare alla cassa sono fuggiti portandosi dietro tutti gli invitati. Sarebbe dunque in sospeso un conto da 700 euro, che nessun componente della famiglia avrebbe saldato. I carabinieri hanno subito individuato i responsabili, che sono stati accusati di rissa aggravata con lesioni. Uno di loro, un 36enne della zona che avrebbe prenotato la tavolata, è stato anche denunciato dal proprietario del ristorante per insolvenza fraudolenta, non avendo messo mano al portafogli per saldare la spesa.

Il fatto

La vicenda ha avuto inizio per ragioni banali, come hanno raccontato i testimoni. Un invitato alla festa di prima comunione si sarebbe violentemente scagliato contro un 40enne, attirando l’attenzione di tutto il ristorante e dei parenti. Sono intervenute altre tre persone, continuando a picchiare l’uomo che ha iniziato a reagire, affiancato e sostenuto da un parente.

La storia non finisce qui. La rissa non avrebbe impedito alla tavolata di 20 invitati di continuare a fare ordinazioni, torta e amari compresi. Tuttavia, il conto sarebbe rimasto in sospeso. Nessuno, infatti, avrebbe tirato fuori i soldi per pagare. Al proprietario del ristorante non è rimasto che denunciare il capofamiglia, che, approfittando del caos causato dalla rissa in corso, è scappato insieme a tutti i suoi ospiti per non fare più ritorno al locale.