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Tabaccaio uccide ladro, l'autopsia: "Sparo è dall'alto e alle spalle"

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I risultati dell'autopsia non confermerebbero pienamente la versione fornita dal tabaccaio che a Pavone Canavese ha sparato ed ucciso un ladro.

Il ladro che ha tentato il furto nella tabaccheria di Pavone Canavese sarebbe stato raggiunto alle spalle da un colpo di pistola, con il proiettile entrato sul lato destro del cuore. Dopo essere riuscito a fare qualche passo, è poi caduto a terra morto. In base all’autopsia, inoltre, lo sparo sarebbe partito dall’alto.

La versione del tabaccaio

Potrebbe aggravarsi la posizione del tabaccaio Pavone Canavese (Torino) che notte tra giovedì 6 e venerdì 7 giugno 2019 ha sparato contro tre ladri, uccidendone uno. Franco Iachi Bonvin, 67 anni, ha riferito agli inquirenti di aver esploso i colpi d’arma da fuoco dopo una colluttazione.

Nella mattinata di martedì 11 giugno è stata eseguita l’autopsia sul corpo della vittima, un 24enne moldavo. In base alle prime indiscrezioni, come riportata da Il Messaggero, l’esame autoptico non collimerebbe però con la versione fornita dal proprietario della tabaccheria.

La ferita

Il ladro presenta infatti una ferita al petto ma nella perizia verrebbe evidenziato come il foro sarebbe quello d’uscita del proiettile, e non d’ingresso. Il colpo inoltre sarebbe partito dall’alto, forse dal balcone dell’abitazione del 67enne.

Il tabaccaio, attualmente indagato per eccesso colposo di difesa, nel primo interrogatorio in Procura si è avvalso della facoltà di non rispondere.

“Dobbiamo ancora confrontare l’esito dell’autopsia con la perizia balistica. E, soprattutto, dobbiamo trovare ancora i proiettili” chiarisce comunque il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ai microfoni del Tg3 Piemonte. Sembra infatti che siano stati ritrovati nella revolver sette bossoli, ma nessun proiettile sarebbe stato finora recuperato.