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Morto durante un'immersione il campione di apnea Bruno De Silvestri

Bruno De Silvestri

Stroncato da un possibile malore durante la sua ultima immersione. Il corpo di Bruno De Silvestri è stato recuperato a 50 metri di profondità.

Lutto tra i vigili del fuoco della Sardegna e nel mondo dello sport. Bruno De Silvestri, quattro volte campione italiano di pesca in apnea, è morto dopo essersi tuffato in mare a largo di Porto Corallo. Il 49enne potrebbe essere stato colto da un malore.

L’ultima immersione

“Tutti i colleghi del Comando di Cagliari e della Direzione regionale sono tristemente colpiti e addolorati per questa prematura scomparsa e si stringono al dolore dei familiari” fanno sapere i vertici dei vigili del fuoco, a cui apparteneva Bruno De Silvestri.

Il 49enne è infatti morto mercoledì 12 giugno 2019 durante una battuta di pesca nelle acque di Porto Corallo, a Villaputzu (Sardegna). Ancora da accertare le cause del decesso anche se si ipotizza che il quattro volte campione italiano di pesca in apnea possa aver avuto un malore improvviso.

Era circa le ore 15 quando è avvenuta la tragedia. Stando alle prime ricostruzioni De Silvestri si era tuffato in mare da un gommone ma non è più risalito. Dopo alcuni interminabili minuti, chi era con lui ha immediatamente allertato i soccorsi, e così sono iniziate le ricerche da parte della Guardia costiera di Arbatax. Attivata anche la squadra sommozzatori dei vigili del fuoco.

Un eroe

Sono stati proprio i sub a trovare, attorno alle ore 18, il corpo ormai senza vita di Bruno De Silvestri. Il campione di apnea è stato recuperato a circa 50 metri di profondità.

“Era un campione e un uomo generoso” lo ricordano amici e colleghi. Qualche tempo fa si era reso protagonista anche di un gesto eroico. Un uomo che aveva deciso di suicidarsi si era difatti lanciato con la propria auto nel porto di Cagliari. Bruno De Silvestri non ci ha pensato un istante: si è tuffato e in apnea è riuscito ad aprire la portiera e trarre in salvo l’uomo.