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Silvi Marina, uccide il padre per difendere la madre: 46enne fermato

suicidio a Viterbo

Sembra che volesse solo allontanare il padre dalla madre, con cui stava litigando violentemente. Inutile la corsa in ospedale, morto un 73enne.

Cerca di intervenire per proteggere la madre ma la colluttazione con il padre finisce in tragedia. Un 73enne è morto infatti dopo essere caduto e aver sbattuto la testa. Il figlio, un architetto di 46 anni, è accusato di omicidio preterintenzionale.

La lite

Una lite familiare si è trasformata in omicidio. Il dramma è avvenuto nella serata di giovedì 13 giugno 2019 all’interno di un appartamento a Silvi Marina, sul litorale di Teramo. A morire un uomo di 73 anni, dopo qualche ora di agonia, a causa di profonde ferite alla testa. A portare in ospedale l’anziano il figlio, lo stesso che avrebbe causato l’uccisione del genitore.

Tutto sarebbe iniziato per un violento litigio tra i due anziani coniugi. In base alle prime ricostruzioni, per dividere il padre e la madre sarebbe quindi intervenuto Giuseppe Di Martino, un architetto di 46 anni. L’uomo sembra che stesse cercando di difendere la donna dalla furia del 73enne quando è avvenuta la tragedia.

La colluttazione

Nel corso di una colluttazione, infatti, il padre avrebbe perso l’equilibrio, cadendo e battendo la testa. Da qui la corsa in ospedale, quello di Atri. A portare l’uomo presso il pronto soccorso lo stesso figlio. Quando giunto in nosocomio, però, le sue condizioni sono apparse ai medici subito molto gravi a causa della profonda ferita al capo.

Nonostante i tentativi dei sanitari, l’uomo è deceduto poche ore dopo per l’importate trauma cerebrale che aveva accusato. Il 46enne sarebbe stato a quel punto indagato per omicidio preterintenzionale e posto in stato di fermo. L’architetto avrebbe riferito, come riporta Il Messaggero, che non era la prima volta che il padre aggrediva la moglie.