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Licata, arrivato il peschereccio sequestrato

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Il momento del trasbordo dei migranti è stato documentato da video, e questo ha permesso di attivare la procedura di sequestro.

E’ arrivato nella giornata di sabato 22 giugno il peschereccio sequestrato in acque internazionali mentre portava a bordo 81 migranti clandestini. A renderlo noto sono fonti del Viminale, che aggiungono che l’imbarcazione è stata scortata al porto di Licata dalla Guardia di finanza. L’imbarcazione aveva trainato un barchino in mare aperto, e ci aveva poi trasbordato gli immigrati, i quali si erano diretti verso l’Italia, mentre il peschereccio si era diretto in Africa. La situazione è stata però monitorata dalla Polizia grazie ad un velivolo di Frontex e il passaggio degli immigrati è stato documentato con un filmato, operazione che ha permesso di procedere con il blocco dell’imbarcazione. A bordo c’erano 7 persone, sei egiziani e un tunisino, e tutti sono in stato di fermo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il trasbordo

Le immagini riprese dall’alto mostrano il peschereccio affiancarsi al barchino per iniziare le operazioni di trasbordo. I migranti si accalcano e iniziano a saltare su quella piccola imbarcazione con la quale avrebbero poi proseguito la traversata. Il tutto avviene rapidamente, poi l’equipaggio scioglie le cime e si allontana facendo rotta verso la Libia, porto da cui era partito. La procura di Agrigento si è occupata delle indagini che hanno portato al fermo di 9 persone, accusate di traffico di uomini. L’operazione sarebbe partita dal dispositivo interforze dell’Agenzia Europea Frontex, Guardia di finanza, Capitanerie di porto e Eunavformed.

Migranti trasferiti a Lampedusa

I migranti a bordo del barchino, sono arrivati in Italia. Non appena varcato il confine delle acque nazionali, la Guardia di Finanza è salita a bordo, trovandovi 75 uomini, tre donne e tre minori, tutti di presunta nazionalità libica, tunisina, algerina, marocchina e bengalese. Dopo l’arrivo in porto, i migranti sono stati trasferiti presso l’ho spot di Lampedusa.