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Bimbo annegato a Mirabilandia, emergono nuovi dettagli

Bimbo morto Mirabilandia

Sarebbero 8 i minuti trascorsi tra il momento in cui Edoardo è stato lasciato solo vicino allo scivolo e l'intervento dei soccorsi.

Emergono nuovi dettagli relativi al caso della morte del piccolo Edoardo, ritrovato a faccia all’ingiù in una piscina del parco divertimenti Mirabilandia, a Ravenna. L’analisi del materiale video, in attesa del risultato dell’autopsia, ha infatti dimostrato che la madre avrebbe lasciato il piccolo vicino ad uno scivolo, in una zona in acqua è profonda circa 30 centimetri, dicendogli di non spostarsi perché sarebbe tornata a breve. Al termine degli accertamenti, la Medicina del lavoro si occuperà di verificare che i protocolli di sicurezza interna del parco siano stati interamente rispettati, verificando anche la correttezze nel rispetto di tutte le norme previste.

Attirato dall’animazione

Stando a quanto ricostruito nell’indagine, il bambino, una volta rimasto solo, sarebbe stato attirato dalla baby-dance nella piscina vicina e si sarebbe diretto proprio lì. Edoardo sarebbe però finito in una zona in cui l’acqua raggiunge una profondità di 110 centimetri, iniziando ad annaspare fino a rimanere immobile nello specchio d’acqua. Nessuno dei presenti si sarebbe accorto subito dello stato di gravità in cui versava il bimbo e attorno lui in tanti hanno continuato a giocare, ignari di quanto stava succedendo. Dal momento dell’allontanamento della madre, all’attivazione dei soccorsi trascorrono circa 8 minuti, come testimoniato dal video. Di questi, sono circa 3 i minuti, interminabili, in cui il piccolo è rimasto a faccia in giù in acqua.

In attesa dell’autopsia

Gli inquirenti hanno informato dell’accertamento autoptico tutti i 10 indagati, che hanno la possibilità di nominare un consulente ciascuno. Oltre alla madre 38enne, infatti, sono indagati un bagnino 18enne, che si trovava a una ventina di metri dal corpo galleggiante e che per primo è intervenuto in soccorso, responsabili di vari livelli della sicurezza e del servizio di salvataggio, il direttore generale e quello operativo del parco.