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'Ndrangheta, arrestato il presidente del Consiglio comunale di Piacenza

Ndrangheta Emilia Romagna

In manette, oltre a Roberto Caruso di Fratelli d'Italia, anche il boss Francesco Grande Aracri e i figli Paolo e Salvatore.

La polizia dell’Emilia Romagna ha assestato un duro colpo alla ‘ndrangheta locale, attraverso l’esecuzione di una serie di ordinanze di custodie cautelari che hanno raggiunto anche alcuni esponenti del mondo politico. Tra gli arrestati per rapporti con la mafia c’è anche Giuseppe Caruso, presidente del consiglio comunale di Piacenza. Secondo quanto emerso dalle indagini, riporta Tgcom24, Caruso sarebbe un membro dell’organizzazione criminale operativo non solo nella sua città ma anche nelle province di Parma e Reggio Emilia. Oltre al suo ruolo nel Consiglio, ricopriva anche quello di funzionario dell’Agenzia delle Dogane ed è un esponente di Fratelli d’Italia. In manette sono finiti anche diversi esponenti legati ai Grandi Aracri di Cutro. Tra questi si contano il boss Francesco Grande Aracri (già condannato per associazione mafiosa e residente a Brescello) e i figli Paolo e Salvatore.

L’operazione Grimilde

L’operazione, denominata “Grimilde“, ha coinvolto oltre 300 agenti di polizia in tutta l’Emilia Romagna. L’inchiesta, coordinata dal pm Beatrice Ronchi, ha portato non solo ad arresti e perquisizioni, ma anche a un sequestro preventivo eseguito in base a un decreto emesso dalla Dda di Bologna. Le forze dell’ordine hanno sequestrato beni mobili e immobili, società e conti corrente. Le accuse di cui gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, sono associazione di stampo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, sfruttamento del lavoro, intermediazione illecita e truffa aggravata.

Il blitz è stato commentato con entusiasmo dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, riporta Repubblica: “Nessuna tregua e nessuna tolleranza per i boss. Avanti tutta contro i clan”.