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Genova, la prima colata di cemento del nuovo ponte

ponte genova

Presente anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: "Simbolo della ripartenza".

Proseguono i lavori per il nuovo ponte sul Polcevera, a Genova: gettata la prima colata di calcestruzzo. Presente anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a premere il pulsante “simbolo della ripartenza“. “La ricostruzione era già iniziata, ma questo è un tassello importante per il futuro della città”, ha dichiarato il governatore della regione Liguria, Giovanni Toti.

Tasselli importanti

Quattro mani schiacciano il pulsante rosso che aziona i due bracci meccanici che sparano cemento. Sono quelle del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, del commissario e sindaco di Genova Marco Bucci, a cui si aggiungono quelle del governatore ligure Giovanni Toti e dell’amministratore delegato di Per Genova Nicola Meistro: insieme a congratularsi per la prima colata di cemento sul nuovo tratto del viadotto sul Polcevera. Sono circa 764 metri cubi di materiale gettati nella giornata del 25 giugno in quella che sarà la pila 9 del nuovo ponte che andrà a sostituire il Morandi. “La ricostruzione era già iniziata, ma questo è un tassello importante per il futuro della città”, ha dichiarato soddisfatto Toti “Il prossimo aprile vorremo vedere le auto sul ponte”, ha poi aggiunto. “Questo gesto – ha sottolineato – fa si che la morte di 43 persone non sia stata vana. Avevamo promesso che Genova sarebbe tornata normale, vivibile e con un un nuovo ponte in un tempo ragionevole e l’abbiamo mantenuta”.

Soddisfazione generale

“Questa – ha affermato Toti – è una grande giornata, dimostra che le cose in Italia si possono fare. Quando tra decine di anni si ricorderanno del ponte Morandi, non solo ci si ricorderà delle 43 vittime, ma anche della capacità del Paese di reagire a una delle più grandi tragedie che ha colpito l’Europa negli ultimi anni”. Per Toninelli il gesto è “simbolo della ripartenza“, che lascia alle spalle l’incuria con cui è stato gestito precedentemente il ponte dallo Stato. “Questo governo non farà sconti a chi non saprà gestire la cosa pubblica”, ha aggiunto ricordando “le famiglie che ancora soffrono. Oggi facciamo vedere cosa gli italiani sono capaci di fare”. Il ministro ha assicurato che la nuova infrastruttura sarà in piedi per la fine dell’anno, prevedendo una futura inaugurazione nella primavera del 2020. “Il ponte lo sta pagando chi l’ha fatto crollare ma la portualità di Genova e il sistema economico sociale oggi stanno in piedi e non sono crollati insieme con il ponte perché abbiamo reagito immediatamente stando dalla parte dei genovesi. I 7 milioni dati alle famiglie della zona arancione sono arrivati perché li abbiamo ascoltati”, ha concluso.