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Animal Equality, nuova inchiesta sugli allevamenti intensivi

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Gli allevamenti intensivi di pollo sono tra i più discussi per via dei loro metodi di produzione.

Il Guardian ha pubblicato di recente un’inchiesta effettuata da Animal Equality in merito ad alcuni allevamenti intensivi di polli in Inghilterra. Animal Equality è un’organizzazione internazionale che da anni si occupa dell’argomento, cercando di mettere in luce alcune dinamiche di produzione alimentare che meriterebbero uno sguardo in più. Gli investigatori di Animal Equality sono entrati in tre allevamenti che riforniscono Moy Park, il secondo produttore di carne di pollo in assoluto in Gran Bretagna. Moy Park oltretutto rifornisce catene molto conosciute a livello internazionale come Tesco, Sainsbury’s, Co-op e il rivenditore online Ocado.

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Il materiale raccolto risale al bimestre febbraio-aprile dell’anno corrente e mostra una situazione difficile da ignorare. Talmente difficile che Animal Equality si è impegnata per prendere i dovuti contatti con il governo inglese in merito alla questione. Come riporta anche il Guardian, il settore avicolo è uno di quelli maggiormente in crescita nel mondo.

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Il consumo di carne bianca è in crescita, a causa di una percezione dei consumatori che considerano la carne di pollo, tacchino e avicoli più sana di quella rossa. La realtà naturalmente non può essere così semplice. Gli allevamenti intensivi minano infatti la salute degli animali e li espongono facilmente a malattie e altri disturbi, che poi vanno a ripercuotersi sulla genuinità dei prodotti.
In base ad alcuni reportage condotti dall’organizzazione, anche la situazione italiana si presenta simile. Solo in Italia, ogni anno, vengono macellati 500 milioni di polli, in una industria che sta diventando sempre più “intensiva” e che va verso agglomerati enormi di allevamenti.