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Carola Rackete insultata al porto di Lampedusa: "Spero ti violentino"

Insulti Carola Rackete

Gli attacchi sono stati immortalati da un video pubblicato sulla pagina Facebook del circolo Lega Lampedusa.

Fin da quando il suo volto e il suo nome hanno fatto la loro comparsa sulle pagine di cronaca italiana e sui social media, Carola Rackete è diventata bersaglio di pesanti insulti. Sul web non si contano i leoni da tastiera che le hanno augurato morte e profonda sofferenza mentre si trovava al largo di Lampedusa. Ma sono altrettanto irripetibili le parole, immortalate da un video presto divenuto virale, pronunciate da un drappello di persone radunate sul molo al momento dell’attracco della Sea Watch.

Gli insulti

Il video che testimonia la gravità degli insulti è stato pubblicato dalla pagina Facebook Lega Lampedusa. I più le augurano di essere vittima di violenza sessuale da parte di uno dei migranti che ha portato in salvo. “Spero che ti violentino questi ne**i“, si sente qualcuno gridare. “Te lo devono infilare a quattro a quattro, ti piace il c***o nero“. C’è chi le urla “zingara“, “cornuta”, “in manette”, “venduta”. In mezzo a un coro di insulti, qualcuno la invita ad andare in Olanda e chi accusa i membri della Ong di non essersi mobilitati in altre occasioni come il terremoto del centro Italia o il crollo del ponte Morandi.

La replica della Lega

Il circolo Lega Lampedusa ha risposto alle accuse di chi ha commentato il video precisando che “non ha niente a che fare con quelle frasi razziste e che condanniamo qualsiasi forma di razzismo. Noi non siamo contro gli immigrati, perchè purtroppo sono persone sfortunate. Qualsiasi persona civile accoglierebbe una persona in difficoltà”. Ciò che condannano sono “queste Ong, che a parer nostro, sono associazioni criminali che trafficano carne umana, guadagnando fior di quattrini grazie alle donazioni dei loro sostenitori e da chissà quali altre attività”.

La pagina ha poi fornito una giustificazione per gli insulti rivolti alla capitana Carola: “Questa notte c’era una festa su una spiaggia e che molto probabilmente sarà stato qualche ragazzino su di giri. Siamo dispiaciuti ed amareggiati per questi tristi avvenimenti, il nostro obbiettivo era manifestare contro persone che disobbediscono alle leggi italiane e che fanno ciò che vogliono, proprio come hanno fatto sempre! Prendiamo le distanze da questi soggetti e da queste frasi orribili, purtroppo non possiamo sapere e prevedere quello che diranno o faranno gli altri”.