> > Nuovi arrivi all'isola di Lampedusa: giunti una sessantina di migranti

Nuovi arrivi all'isola di Lampedusa: giunti una sessantina di migranti

migranti-lampedusa

La seconda imbarcazione era stata avvistata dalla nave della Ong Open Arms, che ha subito allertato gli uomini della Guardia di Finanza.

Malgrado si sia conclusa la vicenda della nave Sea Watch non sembrano interrompersi i continui sbarchi di migranti sull’isola di Lampedusa. Tra le giornate di sabato 29 e domenica 30 giugno infatti una sessantina di persone sono infatti approdate sulle coste italiane su due diverse imbarcazioni. Nel secondo caso, a dare l’allarme circa l’arrivo del natante è stata la Ong Open Arms, attualmente in missione nel Mediterraneo con la propria nave.

L’allarme di Open Arms

La seconda imbarcazione carica di migranti è stata avvistata nelle prime ore del 30 giugno dalla nave dell’Ong catalana mentre dalla Libia si stava dirigendo sulle coste del nostro Paese. Immediatamente è partita la segnalazione verso le centrali operative maltesi ed italiane con il successivo arrivo di una motovedetta della Guardia di Finanza che ha recuperato la quarantina di migranti presenti a bordo. Di questi, 11 persone sono state subito trasportate a Lampedusa a causa delle gravi condizioni di salute.

Stando a quanto riportato a Mediterranean Hope, associazione facente capo alla Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane, tra i 40 occupanti dell’imbarcazione erano presenti 5 donne – di cui una incinta – e 4 neonati. Esclusi coloro fatti sbarcare a Lampedusa per motivi di salute, i profughi sono attualmente stati destinati alle strutture di Pozzallo e di Licata.

Un primo sbarco durante la notte

L’avvistamento di questa mattina era stato preceduto da un ulteriore sbarco di migranti avvenuto nella notte del 29 giugno. Una piccola imbarcazione con 17 persone a bordo è infatti riuscita a sbarcare direttamente sulle cose dell’isola di Lampedusa senza farsi notare durante il tragitto.

I 17 profughi, tutti provenienti dalla Tunisia, sono stati subito trasferiti nella struttura di Contrada Imbriacola, nell’isola di Lampedusa.