> > Mafia a Gela, sequestrati beni a imprenditori per 63 milioni di euro

Mafia a Gela, sequestrati beni a imprenditori per 63 milioni di euro

Mafia sequestro Gela

Le forze dell'ordine hanno eseguito sette ordinanze cautelari, di cui tre in carcere. Tra gli indagati compare anche un poliziotto.

Maxi sequestro a Gela a opera degli uomini della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle hanno individuato un giro di affari nell’area della città siciliana tra imprenditori che si occupano della vendita di auto di lusso e di immobili, riporta RaiNews. I militari, coordinati dalla Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) di Caltanissetta hanno eseguito sette ordinanze cautelari contro figure connesse alla criminalità organizzata. Degli indagati, tre sono stati trasferiti in carcere, mentre agli altri quattro è stato notificato il divieto di dimora.

Gli indagati

I reati contestati ai destinatari delle misure cautelari sono, a vario titolo, concorso esterno in associazione mafiosa, concorso in corruzione e riciclaggio. Negli anni, avrebbero riciclato denaro del clan Rinzivillo. Tra le persone finite nel mirino della Guardia di Finanza c’è anche un funzionario di polizia, accusato di favoreggiamento nei confronti degli indagati.

Il sequestro

L’operazione di sequestro preventivo per un totale di 63 milioni di euro è stata eseguita nelle città di Gela e di Ragusa. Gli agenti della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) di Caltanissetta, inoltre, hanno sequestrato altri tre milioni di euro (in beni) ad Alberto Cammarata, imprenditore 50enne di Gela, considerato dagli inquirenti “contiguo a Cosa nostra“. Tra gli esponenti della mafia siciliana con cui Cammarata ha avuto rapporti ci sarebbe, in particolare, “la famiglia gelese facente capo a Giuseppe ‘Piddu’ Madonia“. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato all’imprenditore quattro aziende e 47 immobili, tra i quali si contano fabbricati, conti bancari e terreni.