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Cagliari, fratello della vittima confessa: "Ho ucciso per l'eredità"

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Il 52enne di Quartu ha confessato il delitto della sorella, confermando sia al pm che al gip che all'origine della lite c'erano motivi economici.

Venti i colpi inferti dal collo alle gambe, anche se la coltellata letale è stata quella al torace perché la lama ha perforato il cuore e polmone di Susanna Mallus, 55 anni. La donna è morta a quel punto in pochi minuti, per mano del fratello Massimo, 52 anni, e davanti agli occhi dell’anziana madre. L’omicidio nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 giugno 2019 in una villetta di Quartu, in provincia di Cagliari. Poi la confessione in carcere.

L’omicidio

L’83enne era malata e, in base alle prime ricostruzioni, ad occuparsi di lei era soprattutto la figlia che gestiva anche le finanze della madre. Prima dell’assassinio un litigio e poi lo scoppio di violenza.

Quando Susanna era ormai a terra priva di vita, Massimo Mallus si è allontanato dall’abitazione vagando per ore in stato confusionale fino a quando è stato individuato e fermato dai carabinieri. E’ in questo frangente che si sarebbe liberato del coltello, non ancora rintracciato.

A chiamare le forze dell’ordine l’anziana che, seppure sotto shock, ha saputo ricostruire la dinamica di quanto avvenuto e indicato agli inquirenti anche il movente del delitto.

Eredità contesa

All’origine del gesto infatti ci sarebbero stati motivi economici. Lo stesso Mallus, una volta trasferito nel carcere di Uta, ha ammesso che la lite è scaturita a causa di contrasti sui soldi che la vittima amministrava per conto della madre, parte dei quali sarebbero dovuti confluire nell’eredità.

Alla base della tragedia un assegno da 20mila euro per la vendita di una casa, come raccontato sia al pm che ha interrogato il 52enne all’interno del penitenziario sia al gip del Tribunale di Cagliari, che l’ha ascoltato il 2 luglio. Il giudice ha quindi convalidato l’arresto.