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Scuola, Bussetti: "Al via assunzione per quasi 59mila docenti"

Marco Bussetti assunzioni scuola

Le assunzioni annunciate da Marco Bussetti "non basteranno a colmare il numero di cattedre vuote a settembre 2019, che saranno circa 80mila".

Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti annuncia l’avvio della procedura per l’assunzione di 58.627 docenti per l’anno scolastico 2019/2020. La Flc Cgil apprezza lo sforzo ma avverte: “I numeri sono insufficienti”

L’annuncio di Bussetti

“Ho appena firmato la richiesta al Mef di autorizzazione ad assumere in ruolo 58.627 docenti per il prossimo anno scolastico. Di questi, 14.552 saranno docenti di sostegno” annuncia su Facebook Marco Bussetti. “Il nostro obiettivo – assicura il ministro dell’Istruzione – è avere tutti gli insegnanti in classe dal primo giorno di scuola. Siamo convinti sia doveroso nei confronti dei nostri ragazzi”.

“Stiamo lavorando per concludere con largo anticipo tutte le procedure necessarie per avviare il nuovo anno. – spiega quindi – Abbiamo anticipato di un mese la mobilità degli insegnanti. Ora procederemo rapidamente con le assunzioni e, subito dopo, con le supplenze. Siamo al lavoro per i nostri studenti, al servizio della scuola”.

“Ovviamente si tratta di una notizia positiva perché risponde alle esigenze lavorative di decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici ed è inoltre presupposto per fornire alla scuola risorse nuove a garanzia della continuità dell’insegnamento e quindi della qualità del lavoro, anche se ciò non basterà a colmare il numero di cattedre lasciate vuote a settembre 2019, che, anche per effetto di Quota 100, saranno circa 80.000, senza contare i 60.000 posti in organico di fatto in deroga” sottolinea in una nota la Flc Cgil.

“Sistema di reclutamento è un fallimento”

Il sindacato considera infatti queste assunzioni insufficienti “per dare una risposta adeguata ai precari ed ai vincitori di concorso perché, viste le lungaggini per l’espletamento delle procedure concorsuali e i colpevoli ritardi nel far partire la fase transitoria già definita 20 giorni fa con l’Intesa dell’11 giugno, – viene chiarito – molti di questi posti non potranno essere assegnati e continueranno a essere coperti da supplenti“.

I dati, viene quindi denunciato dall’organizzazione sindacale, dimostrano quindi il “fallimento dell’attuale sistema di reclutamento del personale della scuola e spiega il caos che si è determinato nelle scuole in una fase delicata e importante quale è l’avvio dell’anno scolastico”.