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Taranto, baby gang picchia disabile. Il sindaco: "E' deriva educativa"

baby gang

"Non chiamatela baby gang" dice il sindaco di Taranto, riferendosi al gruppo di minorenni che ha aggredito un uomo con la sindrome di Down.

“Leggo di una baby gang che ha aggredito a pugni e calci un uomo disabile. Faccio fatica a riferirmi a questi aggressori con termini come baby gang perché rischiamo di dare una denominazione da simpatico fumetto a chi ha perso la via della decenza e della civiltà” denuncia in una nota il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.

L’aggressione dopo i fatti di Manduria

Lunedì 1 luglio 2019 un gruppo di minorenni ha infatti aggredito un uomo con la sindrome di Down, provocandogli varie ferite. Perpetrata la violenza i ragazzini sono poi fuggiti ma le forze dell’ordine si sono messi già al lavoro per rintracciarli, anche grazie a diverse testimonianze.

L’episodio fa tornare alla mente i gravissimi fatti accaduti a Manduria, dove un branco di giovani ha perseguitato per anni un pensionato, tanto che le vessazioni subite dall’uomo sono state ritenute dagli inquirenti concause della sua morte, a 66 anni.

“A nulla è valso sapere che un uomo ha perso la vita a seguito di sevizie continue, a nulla è valso vedere propri coetanei privati della libertà a causa di quei fatti – sottolinea infatti il sindaco di Taranto -. Vorrei che questi ragazzi comprendessero che questi gravissimi episodi di violenza con il tempo arrecano danni irreparabili non solo alle vittime ma anche agli aggressori”.

“Preoccupante deriva educativa”

Rinaldo Melucci annuncia quindi che chiederà “alle istituzioni competenti un confronto per cercare di arginare questa preoccupante deriva educativa. – aggiungendo – E in questo frangente diventa quanto mai essenziale dare corso al protocollo con la Questura di Taranto, centrato proprio sul contrasto al bullismo, a partire dall’ambito scolastico”.