> > Varese, picchiano e sequestrano un coetaneo: condannati 4 ragazzi

Varese, picchiano e sequestrano un coetaneo: condannati 4 ragazzi

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Il gruppo era guidato da un capo che secondo il giudice ha organizzato il sequestro e la tortura: per lui sono stati disposti quattro anni e sei mesi.

Quattro ragazzini di 15 anni hanno torturato, segregato e picchiato un coetaneo all’interno di un garage a Varese. Il Tribunale per i minori di Milano, però, ha inflitto loro una condanna: si tratta del primo caso di tortura registrato in Italia. Il capo della banda sono stati inflitti quattro anni e sei mesi, mentre agli altri tre ragazzini solamente quattro anni. L’obbiettivo che volevano raggiungere i giovani era quello di ottenere informazioni su un amico della vittima.

La condanna

Un ragazzino di 15 anni legato e picchiato con un bastone di ferro all’interno di un garage nel varesotto. A torturarlo sarebbero stati un gruppo di coetanei guidati da un piccolo boss condannato a quattro anni e sei mesi. Il ragazzo, inoltre, la mente del sequestro, stava per lasciare il paese insieme alla madre per sfuggire alla condanna. La procura aveva chiesto ben 21 anni per i quattro ragazzini privi di empatia nei confronti della vittima. Infine, le difese chiedevano la messa in prova ma la procura minorile si è opposta.

Il reato di tortura

La legge che introduce il reato di tortura in Italia esiste da poco più di un anno e questo caso è la prima applicazione di tale regolamento. Infatti, il procuratore del tribunale per i minorenni del milanese, Ciro Cascone ha affermato che “la cronaca giudiziaria ha registrato finora due sue applicazioni”, entrambe accomunate dall'”essere intervenute nell’ambito di rapporti orizzontali” contro minorenni. Il primo episodio “è l’ordinanza del 23 novembre 2018 del Gip del Tribunale per i minorenni di Milano” che ha condannato i quattro ragazzini “e per la quale oggi il Gup ha emesso sentenza di condanna”.

La seconda, invece, “riguarda i fatti avvenuti in provincia di Taranto” ha spiegato Cascone ricordando i sei minorenni “indiziati dei delitti di tortura aggravata, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio e sequestro di persona” ai danni di un uomo di 66 anni. L’anziano “individuato quale ‘bersaglio’ per le sue condizioni di minorata difesa, in quanto solo ed affetto da disturbi psichici”, morì in ospedale.