> > Carola Rackete resta in Italia, il padre: "Scelta insensata"

Carola Rackete resta in Italia, il padre: "Scelta insensata"

Carola Rackete padre

Il padre della capitana si è detto preoccupato per le minacce di morte da parte della "destra italiana".

È convinta di non aver commesso reati e, per questo, non ha intenzione di fuggire. Carola Rackete ha fatto sapere che resterà ancora in Italia, dopo la sentenza del gip di Agrigento che ha fatto cadere le accuse nei suoi confronti e ha disposto la sua liberazione dai domiciliari a Lampedusa. Una scelta che il padre, Ekkehart Rackete, ritiene pericolosa e “non del tutto sensata”. Lo ha rivelato nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale tedesco Focus. La figlia resterà in “una località segreta in Sicilia” fino al 9 luglio, giorno per cui è prevista l’udienza in tribunale per rispondere dell’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A preoccupare il padre sono soprattutto le numerose minacce di morte che la capitana ha ricevuto dal giorno dello sbarco della Sea Watch, anche da parte della “destra italiana”.

“Quereliamo Salvini”

A capo di quella destra italiana che la vorrebbe vedere dietro le sbarre c’è il vicepremier Matteo Salvini, che ha duramente commentato la decisione del giudice tramite tweet e dirette su Facebook. “Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera”, si legge sulla pagina Twitter del ministro dell’Interno. Mentre imperversa la battaglia social tra la capitana e il capitano, anche quella legale potrebbe non essere conclusa. Il legale della donna ha infatti annunciato di aver preparato un documento di querela nei confronti del vicepremier leghista. “Infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca“, è la replica di Salvini tramite canali social.