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Dall'incidente di Ettore Weber agli animali scappati dai circhi

animali circo

Il caso di Ettore Weber non è l'unico esempio di incidente con gli animali al circo. Vediamo alcune situazioni del passato.

L’Eurogroup for animals è un’organizzazione con sede a Bruxelles che tutela il benessere animale presso il Parlamento Europeo. Nel 2017 ha presentato un rapporto allarmante riguardo agli incidenti all’interno dei circhi. Infatti, da quanto si evince, negli ultimi 22 anni sono stati registrati 305 incidenti che hanno coinvolto 608 animali esotici. In tutta l’Unione Europea, dunque, ci sarebbero almeno 15 casi all’anno, cioè più di uno al mese. Inoltre, i maggiori casi si registrano nel nostro paese dato che alcuni stati hanno vietato l’utilizzo degli animali nei circhi. la Lav calcola (secondo i dati raccolti dal 2008) almeno 27 incidenti. Alcuni di questi, infine, avrebbero causato la morte dell’animale o dell’umano.

Gli incidenti precedenti

Secondo il precedente rapporto citato, l’Italia sarebbe al terzo posto in Europa per numero di incidenti con gli animali all’interno dei circhi. Prima di noi solo Germania e Francia. Ad esempio, nel 2017 vennero registrate due fughe di elefanti dai circhi. Gli animali si sarebbero aggirati per le vie di Porto Cesareo, in provincia di Lecce, e di Sorso, vicino a Sassari. Fortunatamente in queste occasioni non si sono registrati disagi a cose o persone. In passato, inoltre, una giraffa era scappata dal circo di Imola per aggirarsi nel centro storico della città. Molti automobilisti hanno subito danni alle loro auto a causa degli zoccoli dell’animale. Infine, nel 2014 dal circo di Miranda Orfei di Macerata, nelle Marche, scapparono alcune femmine di ippopotamo, che vennero investite da un’auto. In quest’ultimo caso gli animali morirono, mentre l’autista riportò numerose ferite.

No agli spettacoli con animali

La direttrice dell’Eurogroup for animals, Reineke Hameleers, lancia una richiesta particolare all’Unione Europea: “Considerato che i circhi non possono garantire né il benessere degli animali, né la sicurezza sia delle persone, riteniamo che l’Ue debba chiedere il bando totale degli spettacoli con animali. Il nostro rapporto fornisce le prove che una tale misura è oltre che legittima giustificata da questioni di sicurezza”.