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Mediterranea, accordo Malta-Italia: sbarcati 13 migranti

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Italia e Malta hanno raggiunto un accordo e a Lampedusa sono sbarcati sette bambini e sei donne. Ora "vada verso Malta" dice il Viminale.

Italia e Malta sono giunte a un accordo per recuperare i migranti a bordo dell’ong Mediterranea. Il veliero a largo di Lampedusa è rimasto bloccato per ore in balia del mare prima che i due paesi trovassero un compromesso. Infatti, La Valletta ha dato la sua disponibilità ad accogliere i migranti a bordo della Alex. In cambio, però, l’Italia dovrà ospitare 55 migranti “maltesi”.

La posizione del Viminale

Il Viminale dichiara la sua pronta collaborazione nel caso di attracco a La Valletta. Inoltre, si dichiara sorpreso dall’affermazione della ong: “Non siamo attrezzati a percorrere 100 miglia”. Secondo il ministro degli Interni si tratterebbe di un capriccio della Mediterranea. Matteo Salvini, infatti, continua a ribadire la sua linea dura: “È una questione di principio, non decidono loro dove sbarcare”. La proposta messa sul tavolo prevede il trasbordo dei migranti di Alex su una nave militare italiana che li possa condurre in sicurezza verso La Valletta. Nel frattempo, però sette bambini e sei donne sono stati soccorsi e accolti al porto di Lampedusa dopo il trasbordo sulla motovedetta della Guardia Costiera. Dal Viminale, inoltre, aggiungono: “Alex si diriga verso Malta, l’Italia è pronta ad offrire collaborazione per il trasbordo degli immigrati a patto che attracchi a La Valletta per le verifiche di legge”.

La risposta di Mediterranea

Negli ultimi minuti, inoltre, dalla ong Mediterranea e in particolare da Alessandra Sciurba, arriva un messaggio: “Non abbiamo rifiutato La Valletta come porto sicuro ma in queste condizioni è impossibile affrontare 15 ore di navigazione. Siamo in attesa di assetti navali italiane o maltesi che prendano a bordo queste persone”.

La nave Sea Eye

Anche la nave della Sea Eye, Alan Kurdi, è riuscita a portare in salvo 65 persone al largo della Libia e sta procedendo verso nord. Sea Eye si trova ora in attesa di collaborazione con Malta, Roma e Tripoli. Una di queste città, infatti, dovrà prendere in carico i migranti. Salvini, però, risponde chiaramente: “Se ne occupi la Germania, non verranno in Italia”. Al collega Seehofef Salvini specifica non verranno in Italia “neppure ai fini di una prima accoglienza, in vista di una successiva, ipotetica operazione di redistribuzione delle persone a bordo verso altri Stati”.