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Migranti, Mediterranea al largo di Lampedusa: alt dell'Italia

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Nella notte era arrivata la disponibilità dal porto di La Valletta (Malta). La ong: "Le condizioni dei passeggeri e della nave non lo consentono".

A pochi giorni dalla conclusione del caso Sea Watch, un’altra nave ong minaccia di violare il divieto di ingresso ed entrare in acque italiane. Nel tardo pomeriggio di giovedì era infatti giunta la notizia che la nave Alex di Mediterranea aveva salvato 54 migranti e necessitava di un porto sicuro in cui farli sbarcare. Come comunicato tramite i profili social a bordo sono presenti 11 donne, di cui tre incinte, e 4 bambini. La richiesta è stata quella di poter attraccare a Lampedusa, ma la risposta di Salvini non si è fatta attendere: “Vadano in Tunisia”. Alle 4 del mattino di venerdì la nave è giunta al largo di Lampedusa dopo aver rifiutato l’offerta di Malta.

“Malta impraticabile”

Nella notte, il centro di coordinamento del salvataggio di Malta ha offerto alla nave Alex di poter attraccare e far sbarcare sull’isola le 54 persone a bordo. Ad annunciarlo è stata la stessa ong che ha però sottolineato che “per le condizioni psicofisiche delle persone a bordo e per le caratteristiche della nave, non è in grado di affrontare la traversata verso Malta. Ma siamo disponibili a trasferire i naufraghi su motovedette maltesi o della guardia costiera italiana” ha concluso. Sul rifiuto è dunque intervenuto nuovamente il ministro Salvini: “Gli amici di malta hanno dato disponibilità del porto di La Valletta come punto di sbarco. E’ evidente che si tratta di pirateria anche in questo caso. C’è un porto sicuro – ha proseguito -, un porto europeo indicato: se questa nave dei centri sociali disobbedisse anche a un’indicazione di un’autorità europea sarebbe di una gravità assoluta”. “Vedo Lampedusa davanti. Mi auguro che il governo non abbia deciso di dare vita a una tragedia” ha commentato in mattinata il portavoce della ong che ha proseguito: “Vogliono portarli a La Valletta? Va benissimo, si attrezzino per farlo in sicurezza. Noi non siamo in grado di raggiungerla”.

Il commento a caldo

Non appena venuto a conoscenza della vicenda, Salvini aveva commentato: “Gli immigrati presi a bordo da Mediterranea sono in acque libiche e attualmente sono più vicini di decine di miglia nautiche alla Tunisia rispetto a Lampedusa. Se questa ong ha davvero a cuore la salvezza degli immigrati, faccia rotta nel porto sicuro più vicino, altrimenti sappia che attiveremo tutte le procedure per evitare che il traffico di esseri umani abbia l’Italia come punto di arrivo”.