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Disabile presa di mira dai bulli: insultata e picchiata

bullizzata scuola

La giovane ha sporto denuncia e si è poi ritirata dall'istituto scolastico rinunciando al sogno di diventare una cuoca.

E’ stato un anno scolastico infernale quello appena trascorso per la ragazzina disabile presa di mira dai bulli. La storia arriva da una scuola superiore di Cinecittà, dove la giovane veniva regolarmente insultata, picchiata e umiliata. A rendersi responsabili di tali comportamenti, due compagni di classe: “E’ arrivata l’handicappata” dicevano ridendo. La situazione era diventata insostenibile e la ragazzina ha deciso di denunciare tutto. La procura dei minori ha quindi aperto un fascicolo per stalking e saranno le forze dell’ordine a chiarire la posizione dei due adolescenti.

Il sogno di fare la cuoca

La giovane aveva da sempre un sogno: diventare una cuoca. Per realizzarlo aveva deciso di frequentare l’istituto alberghiero, proprio quel posto dove tutte le mattine viveva il suo incubo peggiore. Stando a quanto riferito da Il Messaggero, la ragazzina faceva di tutto per evitare i bulli: entrava all’ultimo minuto e cercava di non farsi vedere, ma loro non avevano alcuna pietà: “Che ti guardi malata? Fai schifo” le dicevano, ma il repertorio di insulti e offese, riportato nella denuncia, è lungo. I bulli non si sarebbero però fermati alle violenze verbali e avrebbe anche alzato le mani contro la giovane indifesa. Ha provato a tenere duro e a sopportare, ma alla fine la situazione è diventata insostenibile e la giovane si è ritirata dalla scuola.

Gli insulti

Gravissime le prese in giro di cui era vittima. Anche le crisi epilettiche di cui soffriva erano motivo di insulto: “Ecco la sceneggiata. Chi vuole vedere lo spettacolo paghi il biglietto”. Poi le aggressioni fisiche durante il cambio dell’ora: era stata circondata e poi spintonata e schiaffeggiata. In un’occasione le era anche stata scaraventata addosso una sedia. “Il fenomeno del bullismo deve essere contrastato non solo nelle aule di giustizia ma anche con dei processi di sensibilizzazione nelle scuole” ha detto l’avvocato Eugenio Pini del Centro Nazionale contro il bullismo Bulli Stop.