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Migranti Alex, capitano indagato: "Il solito copione non ci ferma"

sbarco alex

Dopo lo sbarco dei migranti di Alex, Mediterranea scrive: "Siamo felici per le straordinarie persone che abbiamo avuto il privilegio di aiutare".

I 41 naufraghi a bordo della ong Alex sono sbarcati a Lampedusa dopo che il capitano ha forzato il blocco imposto dal Viminale. Nel momento in cui Mediterranea Saving Humans ha annunciato il prossimo attracco al molo di Favarolo sono partiti una serie di applausi e grida a bordo. Infatti, erano due giorni che la nave della ong si trovava in mare: dopo aver aspettato gli aiuti di Malta, Alex ha dirottato verso la sicilia per “stato di necessità“. Come nel caso della Sea Watch, inoltre, anche per Alex il veliero è stato messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. Infine, il capitano Tommaso Stella è ora indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le reazioni di Mediterranea

Grande entusiasmo dalla ong Mediterranea dopo la conferma dell’effettivo sbarco dei 41 migranti al porto di Lampedusa. Infatti, su Twitter scrivono: “Confermiamo: i naufraghi soccorsi dal veliero Mediterranea stanno finalmente sbarcando per ricevere cura e assistenza. Siamo felici per le straordinarie persone che abbiamo avuto il privilegio di aiutare”.

Il portavoce di Mediterranea, Alessandra Sciurba, spiega i motivi che hanno spinto il veliero Alex a forzare il blocco: “Siamo stati obbligati a violare un provvedimento ingiusto come il Sicurezza bis. Siamo felici di avere concluso questo salvataggio. E nonostante queste due imbarcazioni sequestrate, torneremo in mare“.

Il capo missione e il capitano

Erasmo Palazzotto, il capo missione della Alex commenta: “Ci hanno già sequestrato una nave, ora un veliero. Salvini sappia che siamo disposti a salvare i migranti con qualunque mezzo, anche con i pedalò… Non ci fermeremo“. Infine, Alessandra Sciurba spiega: “Ai migranti si è spento il sorriso quando gli abbiamo detto del sequestro. Ci chiedevano ‘chi andrà ora a salvare gli altri’ e poi: ‘che succederà a voi?’. Il nostro capitano è andato nella caserma della Guardia di finanza dove è stata formalizzata l’indagine a suo carico e il provvedimento di sequestro. Il solito copione che non ci ferma”.

I migranti hanno lasciato un ricordo indelebile al capitano Tommaso Sella, ora indagato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Con un po’ di amarezza racconta alcuni momenti vissuti in mare. “Cosa mi mancherà di questi giorni? Sicuramente il sorriso di Jasmine, la bambina di due anni della Costa d’Avorio che continuava a venire a giocare con noi, nel quadrato di comando”. Tommaso non dimenticherà “quando una delle donne incinta è stata visitata dai medici e ha visto dall’ecografo che il feto era vivo“.