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Pescara, muore a 21 mesi dopo intervento al palato: aperta inchiesta

ospedale pescara

Il legale della famiglia ha presentato denuncia in Procura, mentre è stata avviata anche un'inchiesta interna all'ospedale.

La Asl di Pescara ha aperto un’indagine interna per fare chiarezza sulla morte di una neonata di 21 mesi, deceduta a seguito di un intervento chirurgico al palato. La piccola era finita sotto i ferri per un intervento di trattamento di una malformazione al labbro che si accompagna al labbro leporino, ma al termine dell’operazione non avrebbe mai più ripreso conoscenza. I medici l’hanno quindi ricoverata in rianimazione dove è stata attaccata ai macchinari per la respirazione assistita. Il decesso è sopraggiunto il 3 luglio. La vicenda è stata ricostruita dal legale della famiglia della piccola che ha presentato denuncia in procura.

Aperta un’indagine

All’interno della struttura ospedaliera, intanto, è stato aperto un fascicolo di indagine. Sarebbero 9 le persone indagate e nelle scorse ore sul corpicino della bambina è stata effettuata l’autopsia. Nel corso dell’esame sono state riscontrate alcune malformazioni che avrebbero favorito la crisi respiratoria che ha poi portato alla morte della bambina. La complicazione avrebbe infatti provocato un danno encefalico.

Preso atto del risultato degli accertamenti post-mortem, ora dovranno essere ascoltati tutti i soggetti interessati, che daranno la loro versione dei fatti così che gli inquirenti possano avere una ricostruzione il più chiara possibile. Le relazioni dovranno essere consegnate entro 90 giorni.

Una complicazione respiratoria

La vicenda è stata riportata dal quotidiano Il Centro. L’avvocato Gudo Torricella, legale della famiglia ha spiegato che “dopo l’operazione chirurgica eseguita nell’ospedale Santo Spirito di Pescara il 28 giugno, è stata colta da un’inspiegabile crisi respiratoria, con conseguente mancanza di afflusso di ossigeno al cervello e danni cerebrali permanenti”. La piccola è rimasta in quelle condizioni per una lunga settimana, fino a quando il suo cuore non ha cessato di battere. I medici, dal canto loro, hanno assicurato di aver fatto il possibile per salvare la vita della bambina.