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Lecce, sfruttamento del lavoro: raccolgono angurie per 1,40 euro

angurie nardò

Una paga misera per ogni quintale di angurie raccolte. Cinque gli agricoltori tunisini sfruttati. Arrestato l'imprenditore agricolo

Sfruttamento del lavoro e intermediazione illecita: sono queste le cause che hanno portato all’arresto di un imprenditore agricolo a Nardò, vicino Lecce. L’uomo ha approfittato della necessità da parte di cinque uomini di origine tunisina, di dover lavorare: i cinque agricoltori hanno lavorato nelle ore più calde del giorno per un corrispettivo di 1,40 euro a ogni quintale di angurie raccolte. Uno di loro ha anche subito uno strappo muscolare alla schiena. La confessione ai carabinieri di Gallipoli non fa avere alcun dubbio sulle condizioni di sfruttamento che si sono ritrovati a subire i cinque lavoratori.

Lecce, sfruttamento del lavoro nei campi

Avevano lavorato ininterrottamente a partire dal 17 giugno 2019 fino al 2 luglio 2019 i cinque braccianti di origine tunisina. Sotto il sole e in condizioni igienico sanitarie che lasciano a desiderare tant’è che in prossimità dei campi di angurie non vi erano neanche bagni chimici. Gli agricoltori inoltre hanno provveduto personalmente a procurarsi tutto il necessario per poter svolgere la loro mansione -dai pantaloni anti strappo a guanti e scarpe. Nessuna visita medica né tantomeno corsi di informazione o formazione sul lavoro. Erano quasi costretti a lavorare allo stato brado, riposando poi in strutture fatiscenti in prossimità della campagna salentina dove raccoglievano angurie per 1,40 euro al quintale.

Non è stata rispettata affatto l’ordinanza sindacale del comune di Nardò in provincia di Lecce, in virtù della quale è proibito lavorare sui campi agricoli dalle ore 12:30 alle ore 16:30 dal 21 giugno 2019 al 31 agosto 2019. L’imprenditore agricolo è stato subito arrestato.