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Caso della professoressa uccisa, rinviato a giudizio il marito 71enne

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Oltre che dell'omicidio, Antonio Tizzani sarebbe accusato anche di un episodio di maltrattamento nei confronti della moglie risalente al 2007.

Il 71enne Antonio Tizzani è stato rinviato a giudizio in merito all’omicidio della moglie, la professoressa in pensione Gianna Del Gaudio. La donna era stata assassinata con un taglio alla gola nella sua abitazione di Seriate, in provincia di Bergamo, nella notte tra il 26 e il 27 agosto del 2016. Una decisione emanata dal giudice dell’udienza preliminare Lucia Graziosi, con la prossima udienza fissata per il 4 dicembre 2019.

Il silenzio dell’uomo

L’ex ferroviere Antonio Tizzani preferisce non commentare la decisione del giudice, allontanandosi dall’aula di tribunale da una porta secondaria assieme ai figli Mario e Paolo e al suo avvocato Giovanna Agnelli. Il gup ha infatti scelto di rigettare le due eccezioni presentate dalla difesa dell’uomo. La prima riguardante il prelevamento del Dna sull’ arma del delitto indicata dall’accusa – un taglierino – per il quale non venne avvisata la difesa, mentre la seconda sulla messa gli atti da parte del pm Laura Cacucci di alcune interviste rilasciate dal Tizzani ai giornalisti, quando con i magistrati non volle invece esprimere alcuna dichiarazione, avvalendosi sempre della facoltà di non rispondere.

Sembra dunque chiudersi il cerchio attorno al 71enne, che inizialmente sostenne di aver visto una figura incappucciata allontanarsi dalla sua abitazione nella notte dell’omicidio. Una versione che tuttavia non ha mai avuto riscontro nei filmati ripresi dalle telecamere di sicurezza presenti nella zona.

Il precedente del 2007

Tizzani però non è solo accusato dell’omicidio della moglie ma anche di un episodio di maltrattamento. Secondo gli avvocati dell’accusa infatti, nel 2007 la donna sarebbe stata percossa dal marito per motivi di gelosia.