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Trieste, bestemmia per una contravvenzione e prende un'altra multa

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L'uomo si è trovato una multa per divieto di sosta e perdendo la pazienza ha iniziato a bestemmiare contro il poliziotto.

Dopo aver parcheggiato l’auto in divieto di sosta, un uomo si è ritrovato una contravvenzione. Non accentando il provvedimento ha iniziato a bestemmiare contro il poliziotto, guadagnando una seconda multa. Infatti, esiste un regolamento della polizia urbana che vieta la bestemmia nei luoghi pubblici. La multa per queste situazioni ammonta a 102 euro. Così, l’uomo protagonista di questa disavventura si è ritrovato con due multe: una per divieto di sosta e l’altra per turpiloquio in luogo pubblico.

Multa per divieto di sosta

In piazza della Borsa a Trieste, un uomo ha bestemmiato contro un agente della polizia urbana dopo aver ricevuto una contravvenzione per divieto di sosta. L’uomo aveva infatti lasciato l’auto in un posteggio riservato al carico/scarico merci. L’agente, inoltre, di fronte alle bestemmie ha lasciato una seconda multa all’uomo particolarmente sgarbato. Infatti, secondo un regolamento della polizia, è vietato bestemmiare in luoghi pubblici. A raccontare la vicenda a il Piccolo è stato un parente dello sventurato, che con un post su Facebook lamenta: “Se beccavano me arrivavo a tre mila euro”. Invece il protagonista ha pubblicato sui suoi profili social una foto sorridente.

La bestemmia è un reato?

Dopo la vicenda del cittadino triestino, molte persone si sono chieste se la bestemmia sia o meno un reato. Fino al 1999 la bestemmia era considerata un reato penale, ma in seguito è stata depenalizzata diventando un semplice illecito amministrativo. Tuttavia, esiste veramente un regolamento della polizia urbana che vieta il turpiloquio in luoghi pubblici. La sanzione pecuniaria associata alla bestemmia va da un minimo di 51 euro a un massimo di 309.