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La morte del domatore di tigri Ettore Weber: la verità

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"Purtroppo Weber si è trovato di spalle ed era troppo vicino alla tigre, è stato un gesto naturale".

Una nuova verità. Una verità che confuta totalmente quelle precedenti. A parlare della morte del domatore di tigri, avvenuta lo scorso 4 Luglio 2019, è la titolare del circo Orfei, Marina Monti.

La verità

Marina Monti oltre ad essere la titolare del circo Orfei, è l’unica testimone oculare dell’accaduto. Marina racconta come sono andate le cose realmente. I media hanno creato un caso per vendere a quanto sembra. Nessuna colluttazione, nessuno scontro. Un semplice incidente: “Lui era appena entrato in gabbia quando è entrata la seconda tigre, a quel lui si è girato per andare a recuperare la prima per posizionarla sul suo sgabello dal quale era scesa. La seconda tigre, durante lo spettacolo, solitamente al passaggio del domatore allungava la zampa, una cosa che faceva abitualmente e che Weber sapeva, perché lui teneva molto al fatto di far sapere che non erano tigri sedate quindi durante lo spettacolo le faceva molto muovere, non le teneva sempre ferme. La seconda tigre dunque, trovandosi sul suo sgabello, quindi in posizione da spettacolo, e vedendo passare il signor Weber, ha allungato ancora la zampa come previsto dalla sua parte nello show, purtroppo Weber si è trovato di spalle ed era troppo vicino alla tigre, quindi con quel gesto naturale, che faceva sempre, l’ha colpito alla giugulare“.

Il destino delle tigri

A seguito della morte di Ettore Weber, resta un nodo cruciale da sistemare. Il destino degli animali. Le tigri infatti sarebbero poste sotto sequestro allo Zoo Safari di Fasano, in provincia di Brindisi. Gli animalisti, a seguito di numerose proteste, si sarebbero fatti avanti per trasferirle in un centro specializzato nel recupero di animali vissuti in cattività e con un “passato difficile” in Spagna.

A replicare alle richieste degli animalisti è proprio la proprietaria del circo Orfei: “Speriamo che ci vengano ridate indietro. Spetterà alla famiglia Weber decidere dove farle andare, dove portarle, non alle associazioni animaliste. Queste tigri non sono state sequestrate perché erano maltrattate o illegali. Queste tigri devono tornare a casa loro. Poi sarà la famiglia Weber a decidere”.