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Maxi blitz anti-mafia, 19 arresti tra Palermo e New York

maxi blitz anti-mafia

Tra gli arrestati anche Salvatore Gambino, sindaco di Torretta. Sequestrati beni per 3 milioni di euro.

Un’operazione coordinata tra squadra mobile e Fbi ha portato all’arresto di ben 19 persone tra Sicilia e Stati Uniti nell’ambito di un blitz antimafia. Stando alle prime informazioni, in manette sarebbe finito anche un uomo ritenuto “a disposizione” del clan. Si tratta del sindaco di Torretta, Salvatore Gambino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’operazione ha visto impegnati 200 uomini della Mobile di Palermo, del Servizio Centrale Operativo della Polizia e del Federal Bureau of Investigation di New York che hanno eseguito arresti e fermi disposti dalla Dda di Palermo. Il blitz, denominato “New connection” ha svelato il legame tra Cosa Nostra e la criminalità negli Stati Uniti. Sequestrati ben 3 milioni di euro.

Maxi blitz anti-mafia

Tra gli arrestati in Sicilia figura anche il nome del primo cittadino di Torretta, Salvatore Gambino. Stando a quanto scoperto dagli investigatori, l’uomo era “a disposizione” del clan. Tornano poi in cella Tommaso e Francesco Inzerillo, cugino e fratello del boss Totuccio, ucciso dai corleonesi di Riina negli anni 80. I due erano già stati arrestati nell’ambito dell’operazione “Gotha” ma erano poi stati liberati. Tutti gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso. Sembra che il clan influenzasse anche l’economia di tutto il quartiere in cui operava.

Controllava tutto il quartiere

Stando a quanto emerso dalle indagini, ciascun uomo d’onore aveva un ruolo e una mansione ben precisa nella gestione degli affari. Ogni attività economica (fornitura alimentare, ingrosso, gestione dei giochi e delle scommesse) era controllata dalla mafia, che gestiva anche il racket delle estorsioni.