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Bimbo morto a Novara, le foto delle percosse sul cellulare della madre

bimbo ucciso a nvara

Continuano le indagini sul caso del bimbo morto a Novara. Secondo gli inquirenti era stato maltrattato anche in passato.

Il piccolo Leonardo Russo è morto a soli due anni lo scorso maggio, a Novara. L’autopsia ha confermato che ad ucciderlo sono state le ferite riportate a seguito delle botte che ha ricevuto dalla mamma e dal compagno di quest’ultima. Entrambi sono finiti in carcere con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato, anche se la donna ha sempre negato di essere coinvolta nell’omicidio. Nelle ultime ore sono però emersi dettagli agghiaccianti sulla vicenda. Come riportato da Repubblica, le violenze sarebbero andate avanti per mesi, fino a che il corpicino del piccolo non ha più retto.

Bimbo morto a Novara, le foto

L’esame dei telefoni cellulari della madre, 22enne, e del compagno, ha fatto emergere la presenza di decine e decine di scatti in cui sono evidenti sul volto del bambino i segni delle botte e delle percosse subite. Le foto risalirebbero ad un mese prima della morte, motivo per il quale gli inquirenti sono convinti che il piccolo Leonardo fosse spesso vittima della violenza della coppia. Le immagini mostrano chiaramente il bambino ricoperto di lividi, e con un occhio tumefatto, mentre gioca.

I fatti

Era il 26 maggio quando Leonardo Russo è arrivato al pronto soccorso in fin di vita. Presentava ecchimosi su tutto il corpo e i medici non hanno avuto dubbi: si trattava di un bambino sottoposto a maltrattamenti. La madre, attualmente detenuta in una struttura protetta perché in gravidanza, ha sempre respinto le accuse negando qualsiasi violenza sul figlio. Sarebbero proprio le foto rinvenute sul cellulare a far vacillare la sua posizione a favore di quella sostenuta dalle forze dell’ordine.