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Bimbo segregato dai genitori: sequestrata la "villetta degli orrori"

bimbo segregato

Il piccolo di soli 11 anni viveva chiuso in cameretta con un secchio per fare i suoi bisogni. I carabinieri, però, lo hanno salvato a fine giugno.

Nelle campagne antistanti Arzachena, in provincia di Sassari, un bimbo di 11 anni è stato segregato in cameretta dai propri genitori. A mettere fine alla tragedia e sequestrare la “villetta degli orrori” è stata Caterina Interlandi. Il gip del Tribunale di Tempio Pausania, infatti, ha emesso il provvedimento richiesto dalla Procura. Il bimbo era segregato da tempo, ma i carabinieri lo hanno salvato a fine giugno. I genitori, infine, restano in carcere a Bancali.

Bimbo segregato dai genitori

Sono stati arrestati i genitori del bimbo di 11 anni segregato in cameretta. Secondo gli inquirenti, infatti, all’interno della “villetta degli orrori” posta sotto sequestro potrebbero esserci degli indizi. Il piccolo avrebbe, inoltre, raccontato di aver subito soprusi. Sul suo diario, infatti, ha appuntato tutti mali che subiva da mamma e papà: la polizia sta vagliando queste pagine. Infine, la vittima aveva raccontato di un tubo di gomma usato per punirlo ed “educarlo”. Il bimbo aveva chiamato i carabinieri lo scorso 29 giugno per chiedere aiuto: alle forze dell’ordine ha spiegato di essere chiuso in camera con un secchio per fare i suoi bisogni. In quel momento, inoltre, i genitori erano usciti per partecipare a un saggio di danza di un parente.

L’arresto e l’affido

Mentre i genitori sono stati arrestati e trasferiti in carcere a Bancali, il bimbo si trova ora ospite in una casa protetta. Il legale di mamma e papà, Marzio Altana, però, non ha richiesto la liberazione e il riesame del caso. Altana ha deciso di percorrere una linea diversa.