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Marco Scarcella, morto dopo un tuffo in piscina di notte: le indagini

marco scarcella

Sono ancora in corso le indagini per accertare le cause della morte di Marco Scarcella: secondo gli inquirenti si tratta di un incidente.

Marco Scarcella è il ragazzo di 28 anni che ha perso la vita nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. Mentre si trovava di notte nella piscina comunale di Sant’Abbondio, a sud di Milano, il giovane avrebbe fatto un tuffo proibito che gli è costato la vita. Secondo le prime informazioni, inoltre, Marco era insieme alla fidanzata: i due sarebbero entrati in piscina intorno alle 3. Poi, il ragazzo si sarebbe tuffato in acqua battendo la testa sul fondo. Marco Scarcella è annegato dopo lo schianto in piscina: vediamo i dettagli delle indagini.

Morte di Marco Scarcella: le indagini

Marco Scarcella ha scavalcato il cancello della piscina comunale nella notte tra giovedì e venerdì scorsi intorno alle 3. Voleva fare una bravata insieme alla nuova fidanzata, ma il tuffo proibito non era previsto. Dopo aver oltrepassato i cancelli, il giovane 28enne si sarebbe tuffato in acqua. Purtroppo, però, qualcosa è andato storto e Marco ha battuto la testa sul fondo e dopo lo scontro è annegato. Secondo le ricostruzioni, inoltre, sarebbero trascorsi almeno 30 minuti dall’ingresso in piscina all’arrivo dei soccorsi. I vigili del fuoco, infatti, hanno ricevuto la chiamata di soccorso intorno alle 3;20 e non appena giunti all’impianto sportivo hanno estratto il corpo di Marco dall’acqua. I primi esami medico-legali, infine, hanno confermato la morte per annegamento. Ma per togliere ogni dubbio occorrerà attendere l’autopsia prevista per il prossimo 22 luglio.

Le ipotesi sulla morte

Gli inquirenti stanno ancora indagando sulle possibili cause dell’incidente di giovedì notte. Come riporta Il Corriere della Sera, sul corpo di Marco sono state trovate alcune lesioni. Infatti, secondo il racconto della fidanzata 22enne il giovane avrebbe sbattuto contro il fondo o contro il bordo perdendo i sensi. L’ipotesi quindi combacia perfettamente. Gli investigatori della Squadra Mobile, infine, guidati dal pm Giovanni Polizzi hanno accantonato per il momento l’ipotesi di omicidio.