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Raffaele Cantone, dimissioni dall'ANAC: il futuro del magistrato

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Con una lettera sul sito dell'autorità, Raffaele Cantone ha annunciato le proprie dimissioni dalla presidenza dell'ANAC.

Dopo più di 5 anni alla presidenza dell’Anticorruzione, è lo stesso Raffaele Cantone ad annunciare le proprie dimissioni attraverso il sito dell’Autorità anticorruzione. “Sento che un ciclo si è definitivamente concluso – ha scritto spiegando le motivazioni della sua scelta -, anche per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell’Anac e del suo ruolo”. Cantone avrebbe presentato richiesta per rientrare in magistratura, “che ho sempre considerato la mia casa”, spiegando poi che la magistratura sta vivendo una fase difficile che “mi impedisce di restare spettatore passivo. È una decisione meditata e sofferta” ha poi assicurato.

Raffaele Cantone, le dimissioni

Tornerò all’ufficio del massimario per la Cassazione” prosegue la lettera con cui Raffaele Cantone ha annunciato le proprie dimissioni e il desiderio di tornare a ricoprire il suo vecchio ruolo. Lui stesso ha ricordato come nei mesi mesi scorsi avesse già presentato al Csm la candidatura per un incarico direttivo presso tre uffici giudiziari. “Nelle ultime settimane – prosegue – le dolorose vicende da cui il Csm è stato investito hanno tuttavia comportato una dilazione dei tempi tale da rendere non più procrastinabile una decisione”. La notizia delle dimissioni nella mattinata di martedì 23 luglio. “Ho avanzato formale richiesta di rientrare nei ruoli organici della magistratura: un atto che implica la conclusione del mio mandato di Presidente dell’Anac, che diverrà effettiva non appena l’istanza sarà ratificata dal plenum del Csm. Tornerò all’ufficio del massimario presso la Corte di Cassazione”. Proprio lì Cantone prestava servizio quando è stato designato presidente dell’Anac.