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Incendio di Rovezzano: gli anarchici rivendicano l'attentato

treni

Nella giornata di ieri il sabotaggio a Rovezzano del sistema ferroviario. Gli inquirenti indagano su una pista anarchica.

Erano le 4.50 quando 3 roghi dolosi nella stazione di Rovezzano hanno mandato in tilt il sistema ferroviario, bloccando migliaia di passeggeri nelle stazioni italiane. Sui tabelloni impazziti si leggono ritardi fino a 4 ore. L’attentato ha provocato grossi disagi al traffico ferroviario portando alla cancellazione di 42 treni Alta velocità nell’arco della giornata. Trenitalia si è detta pronta a rimborsare il costo del biglietto ai clienti che nella giornata di ieri hanno rinunciato alla partenza. Un danno enorme per gli italiani in movimento in questa calda stagione estiva.

Incendio di Rovezzano: la pista anarchica

Gli inquirenti indagano su una pista anarchica. La decisione è stata suggerita dal modus operandi dalle presunte rivendicazioni postate in rete. Il fatto è avvenuto in concomitanza con i processi in tribunale a Firenze dei 28 anarchici che nel 31 Dicembre 2017 si sono resi colpevoli dello scoppio di una bomba in una libreria affiliata a Casapound.

La rivendicazione

La rivendicazione è stata pubblicata sul sito finimondo.org.

“Questa mattina — si legge sulla pagina — la linea ferroviaria che collega Roma e Firenze è ferma, sospesa, bloccata. Cosa è successo? All’alba, nella prima periferia del capoluogo toscano, una cabina elettrica dell’Alta Velocità si è surriscaldata al punto da andare in fiamme. Sarà stato un caso? Una coincidenza? Una «vile provocazione»? Oppure, più semplicemente ed umanamente, un gesto d’amore e di rabbia?”

La pagina web informa i suoi utenti di non riuscire a trattenere la propria emozione nel constatare come sia fragile il potere; “Un gigante dai piedi d’argilla”. Nasce da qui il sospetto degli inquirenti che traducono lo scritto in una rivendicazione a tutti gli effetti dei fatti di Rovezzano.

Rivendicazione reale?

Il sito web di stampo anarchico procede nell’articolo segnalando la propria consapevolezza della pericolosità delle parole usate.

“Eh, lo sappiamo, lo sappiamo, che sbirri e giornalisti prenderanno queste nostre parole nientepopodimenoche per una «rivendicazione». Ma che ci volete fare? È più forte di noi.-scrive ironicamente l’autore- Non riusciamo a trattenere la nostra emozione nel constatare come questo gigante chiamato Potere abbia sempre e comunque i piedidi argilla. Come sia sufficiente accendersi una sigaretta all’aria aperta in campagna e sotto la luna per mandarlo in tilt.”

Matteo Salvini: le dichiarazioni

Il ministro degli interni è giunto sul luogo dell’attentato insieme al questore. Dopo aver visionato i danni subiti dai cavi dell’Altavelocità ha espresso la sua rabbia nei confronti dei colpevoli. I colpevoli nelle sue parole sarebbero degli idioti; il gesto d’amore che finimondo.org rivendica sulla sua pagine è per il ministro un presupposto folle. “Tutti sono già al lavoro- ha detto il ministro-se sarà dimostrato essere un caso di criminalità, per mettere in galera quelli che hanno rovinato una giornata di lavoro a decine di migliaia di italiani con il folle presupposto di combattere lo Stato”. Sui social Matteo Salvini dichiara che se la pista sarà verificata si indagherà su un possibile coinvolgimento dei gruppi No Tav.