Antonella Ferrari Il ddl Pillon ha subito una battuta d’arresto. La commissione giustizia del Senato lo ha infatti rinviato a settembre, mentre il ruolo di relatore è stato riaffidato allo stesso senatore leghista, che dovrà riscrivere il testo sull’affidamento condiviso mediando tra le diverse proposte. Dopo le critiche del Movimento 5 Stelle, che lo aveva definito “superato”, la senatrice Pd Valente ne aveva chiesto il ritiro, ma alla fine l’accordo è stato trovato: è stato votato il mandato al relatore per presentare un testo unificato. I movimento per i diritti delle donne, dal canto loro, sono da sempre contrari alla riforma sul diritto di famiglia, e sono quindi scesi in piazza per rivendicare i loro diritti. “Finora niente ha fermato il disegno di legge – scrivono da “Non una di meno” – sostenuto dalle firme di 5 parlamentari del Movimento 5 Stelle”.
Ddl Pillon rinviato
“Ha un approccio decisamente maschilista, che fa dei padri separati delle vere e proprie vittime da risarcire penalizzando le madri – dicono -. L’errore strutturale di questo ddl era di non avere posto al centro della riflessione il bambino, con le sue esigenze affettive e materiali. Lo stop del ddl Pillon è una buona notizia. Adesso il relatore lavorerà a un testo unificato. Siamo pronti a dare battaglia”. Anche la senatrice Binetti è intervenuta con una lettera: “Pillon ha tentato il capovolgimento di prospettive, mettendo al centro del suo ddl il padre separato, i sui diritti rafforzati e i suoi doveri dimezzati. Non a caso il ddl carica sulla mamma un ben più pesante onere economico-organizzativo, in nome di quella parità, che penalizza anche in questo caso le donne. Vigileremo”.
Manifestazioni in piazza
Sono tante le manifestazioni di piazza organizzate dalle associazioni. A Roma e Milano due presidi sono stati organizzati rispettivamente in piazza Montecitorio e in piazza Duomo, dove è stato organizzato anche un flash mob di fronte al sagrato della cattedrale.
