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Nuoro, scoperti finti matrimoni tra anziani e marocchine: 3 arresti

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Finti matrimoni per far ottenere alle donne la cittadinanza italiana e poi avviarle alla prostituzione. Sgominata una banda nel nuorese.

Sgominata nella provincia di Nuoro (Sardegna) un’organizzazione criminale specializzata nello sfruttamento della prostituzione e in immigrazione clandestina. Il gruppo è stato sgominato all’alba di mercoledì 24 luglio 2019, dopo che la Squadra mobile ha tratto in arresto tre persone, tutte di origine marocchina. Finite in manette due donne ed un uomo.

Finti matrimoni con anziani

Come specificato dalla Questura, gli arrestati, residenti in Sardegna da tempo, agivano principalmente nella zona di Siniscola (Nuoro) ed in base alle investigazioni pianificavano finti matrimoni tra cittadini italiani e donne marocchine, per far ottenere a quest’ultime la cittadinanza italiana. Una volta entrate nel nostro Paese, però, l’organizzazione criminale le avviava alla prostituzione.

Gli italiani in cambio ottenevano denaro e sembra anche favori sessuali. Questi erano disposti ad andare in Marocco per sposare ragazze che così entravano senza alcun problema in Italia. Le giovani però ben presto finivano sulla strada. Molti uomini, ha appurato la polizia, erano anziani, alcuni dei quali anche affetti da infermità mentali, che in alcuni casi venivano circuiti e poi e depredati di ogni avere.

Ragazze avviate alla prostituzione

L’inchiesta è partita a seguito di una denuncia sporta da una lontana parente di una delle ragazze sposate e poi avviate alla prostituzione. L’indagine è durata circa sei mesi, con gli agenti che si sono avvalsi anche di intercettazioni e pedinamenti. Molte delle donne sono ancora in corso di identificazione, poiché a quanto pare il gruppo agiva da molti anni.

Nel corso delle investigazioni i poliziotti hanno scoperto che l’organizzazione era anche intenzionata a far arrivare in Italia minori di 14 anni per soddisfare desideri sessuali di alcuni clienti. Ciò è stato impedito dal pronto intervento della Squadra Mobile anche se non è escluso che in passato la banda sia riuscita ad adescare dei minorenni.