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Strage bus Avellino, Autostrade deve risarcire familiari delle vittime

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I vertici di Autostrade furono assolti per la strage del bus di Avellino ma in sede civile la società è stata condannata a pagare un risarcimento.

Il 28 luglio 2019 cadrà il quinto anniversario della strage del bus di Monteforte Irpino (Avellino), precipitato lungo l’autostrada A16 all’altezza del viadotto Acqualonga. Nell’incidente morirono 40 persone, di ritorno da un viaggio a Pietrelcina. Otto furono invece i feriti. A pochi giorni da tale ricorrenza il giudice che ha presieduto il processo civile ha emesso una importante sentenza per i familiari delle vittime.

La sentenza civile

Sia la società Autostrade per l’Italia che il proprietario del bus sono stati infatti condannati a risarcire parzialmente alcuni parenti delle persone decedute nello schianto. Per la Corte, entrambi avrebbero concorso per il 50 per cento nelle cause dell’incidente.

In totale ognuno dovrà versare 900mila euro ad alcuni familiari delle vittime ma anche a quegli automobilisti rimasti coinvolti nell’incidente, travolti dal bus fuori controllo che poi è precipitato dal viadotto.

Le prime condanne

L’11 gennaio 2019 il tribunale irpino in composizione monocratica aveva invece condannato sei persone, tra cui il titolare dell’azienda che gestiva l’autobus (dodici anni di carcere) e una dipendente della Motorizzazione Civile di Napoli (otto anni). Tra i cinque ed i se anni di reclusione anche per quattro dirigenti di Autostrade per l’Italia mentre inflitti cinque anni per due dipendenti di Aspi.

La sentenza in sede civile risarcisce in parte anche delle assoluzioni dei vertici di Autostrade per l’Italia, nonostante nel corso del processo una perizia abbia dimostrato che la strage del bus di Avellino sarebbe stata causata dalla cattiva manutenzione delle barriere del viadotto, in quando corrose dal sale che viene utilizzato nel periodo invernale per sciogliere la neve. Il procuratore capo di Avellino ha annunciato ricorso in Appello contro tale decisione.