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Bonetti Acciai, operai nei capannoni "stremati dal caldo": è sciopero

operai in sciopero metalmeccanici

"Il termometro raggiunge gradazioni insostenibili tali da mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori" denuncia la Fiom Cgil.

Operai della Bonetti Acciai in stato di agitazione negli stabilimenti di Lainate (Milano) e Cantalupo (Rieti) perché nei capannoni fa troppo caldo per lavorare. La Fiom Cgil chiede all’azienda di intervenire al fine di rendere le condizioni dei lavoratori “più dignitose e sicure” perché finora si è limitata solo a “distribuire acqua“.

Lo sciopero degli operai della Bonetti Acciai

“D’estate, tendenzialmente, fa caldo. Ma se sei un operaio della Bonetti Acciai e lavori il ferro alla temperatura esterna si somma quella prodotta dai macchinari e la situazione diventa davvero insopportabile” segnala in una nota la Fiom Cgil di Milano.

Gli operai dell’azienda metalmeccanica hanno deciso così di incrociare le braccia, perché le temperature all’interno dei capannoni sono troppo alte per poter lavorare in maniera sicura. In agitazione i lavoratori “stremati dal caldo” degli stabilimenti di Lainate (Milano) e Cantalupo (Rieti), che entreranno in sciopero per due ore a fine turno nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26 luglio 2019.

“L’acqua non basta”

La protesta è stata indetta per “convincere l’azienda a intervenire e ottenere condizioni di lavoro più dignitose” perché, causa anche l’afa che attanaglia gran parte della Penisola, “il termometro raggiunge gradazioni insostenibili tali da mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori”.

Finora infatti “a nulla sono valse le segnalazioni fatte all’azienda: – denuncia la Fiom di Milano – il gruppo dirigente (che, ovviamente, sta in una palazzina con aria condizionata) a quanto pare pensa di risolvere il problema distribuendo acqua“.