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Piero Marrazzo, nuovi guai per l'ex presidente della Regione Lazio

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Nuovi guai all'orizzonte per Piero Marrazzo, sospeso dal ruolo di corrispondente Rai da Gerusalemme

Piero Marrazzo non è più il corrispondente della Rai da Gerusalemme. L’ex presidente della Regione Lazio è infatti stato sospeso dall’incarico dopo una verifica dell’organismo di controllo sulle gestione delle sede di corrispondenza. Fonti interne a viale Mazzini fanno sapere che il principale responsabile delle irregolarità contestate sarebbe un produttore esecutivo già rimosso dal proprio incarico e dall’azienda. Stando a quanto riferito da Adnkronos, l’indagine sarebbe partita alcuni mesi fa, a seguito di una lettera anonima arrivata alla Rai e a diverse autorità, inclusa la magistratura.

Chi è Piero Marrazzo

Figlio del giornalista Giuseppe, si laurea in Giurisprudenza ed entra in Rai lavorando dapprima come conduttore del Tg2 e poi come responsabile della sede della Toscana. Dal 1998 al 2004 conduce Mi manda Raitre e diventa uno dei volti più noti e conosciti della tv. Nel 2004 decide di entrare in politica candidandosi per il centrosinistra alla guida della Regione Lazio: vince le elezioni nel 2005, ma nel 2009 viene travolto dallo scandalo e decide di dimettersi. Torna quindi a lavorare in Rai, dove nel 2012 va in onda il suo primo documentario, dall’Armenia. Dal 2015 ricopriva il ruolo di corrispondente da Gerusalemme per la Rai.

Lo scandalo

Era il 23 ottobre 2009 quando Piero Marrazzo viene travolto dallo scandalo. Viene ricattato da quattro carabinieri che lo filmano durante un incontro con un transessuale, con un uso di droga. È a quel punto che si dimette, travolto dal clamore. Bisognerà attendere il 2010 perché la Cassazione lo riconosca vittima di un complotto e lo scagiona da ogni accusa, compresa quella di spaccio: la quantità contestatagli viene infatti ritenuto per “uso personale”.