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I bulli di Ciriè festeggiano la libertà: "Liberi, f*****o sbirri!"

bulli di ciriè

I bulli di Ciriè erano stati puniti con tre anni di lavori socialmente utili dopo aver fatto mangiare a un coetaneo un panino pieno di escrementi.

Siamo a Ciriè, in provincia di Torino: un gruppo di quattro bulli esce dal Tribunale festeggiando la libertà. Gli adolescenti, infatti, erano stati condannati a tre anni di lavori socialmente utili dopo aver dato da mangiare a un coetaneo un panino imbottito con escrementi. Nel video che rispende il momento del rilascio, inoltre, si sentono le loro urla: “Siamo liberi, fanc… sbirri”. Il filmato, infine, è stato recuperato dai carabinieri.

I bulli di Ciriè sono liberi

Nel 2016 i quattro adolescenti conosciuti come “bulli di Ciriè” erano stati condannati a tre anni di lavori socialmente utili. Infatti, i minorenni avevano imbottito un panino di escrementi e avevano costretto un coetaneo a mangiarlo. La Magistratura, perciò, aveva previsto per loro un percorso di crescita e rieducazione. Al termine del periodo previsto, però, i bulli sono tornati in scena e in un video pubblicato sui social hanno espresso la loro gioia. Nelle scene si vedono i quattro ragazzini che scattano selfie dileggiatori verso l’organo giurisdizionale. In aggiunta, poi, si sentono alcune voci urlare: “Siamo liberi, f*****o sbirri”. Oltre allo sfregio alle istituzioni, quindi, i quattro bulli di Ciriè non hanno dimostrato una maturità che si auspicava raggiungessero nel corso dei tre anni rieducativi.

Le critiche

Il video pubblicato dai ragazzi e accompagnato dai selfie di cattivo gusto ha suscitato polemiche e insulti. Infatti, Cinzia Somma uno degli amministratori del blog su Facebook, L’Altra Ciriè, è finita nel mirino delle critiche per la sua presa di posizione. I messaggi sono arrivati sia dai genitori dei ragazzini, sia dai coetanei. Questi ultimi, infini, spiegano che si tratta di “bravate per esorcizzare la tensione in tribunale”, fatte “per lenire le sofferenze patite in questo periodo”.