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Carabiniere ucciso, il commento di una prof: "Uno in meno"

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La bufera ha rapidamente fatto il giro del web: intervenuti anche l'assessore regionale novarese ed il ministro dell'Istruzione Bussetti.

Polemiche per il commento di una insegnante del novarese sull’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, che su Facebook pubblica un post scioccante: “uno in meno”. L’insegnante, conosciuta in città sia per il suo ruolo come docente sia per le collaborazioni con svariate testate giornalistiche, si è prontamente scusata. La bufera ha rapidamente fatto il giro del web.

Carabiniere ucciso: lo scioccante commento della prof

Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza”, questo il commento di un’insegnante del novarese sulla morte di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma nella notte di venerdì 26 luglio. Un commento insensato, di cattivo gusto, apparso nella pagina Facebook “Sei di Novara senza se e senza ma”, che ha subito fatto il giro del web innescando polemiche varie. La donna, docente nel liceo scientifico Pascal di Romentino – poco distante da Novara, risulta essere molto conosciuta nella cittadina, sia per il suo primo lavoro e sia per le sue collaborazioni con alcune testate locali. Ed ora, accortasi della bufera, prova a scusarsi: “Amici mi spiace per quanto sta accadendo, non me lo spiego proprio. Chi mi conosce spero sappia che non penso così. Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato su invia, ma ormai il danno era fatto”, ha scritto in un successivo post. Nelle scuse, la spiegazione di essersi “lasciata trascinare” dall’opinione comune che si hanno sulle forze dell’ordine, senza pensare “alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai”. Si dà della stupida, ma ciò non ferma le polemiche.

Interventi esterni

Prende parola Matteo Marnati (Lega), assessore regionale novarese, che pubblica un commento sulla sua pagina Facebook: “Siamo alla follia pura. Questo è inaccettabile, mi auguro che qualcuno prenda provvedimenti”. A cui si aggiungono Paolo Tiramani e il ministro dell’Istruzione Bussetti, che annuncia: “Insultare un servitore dello Stato, caduto compiendo il proprio dovere, infierire sulla disperazione dei suoi cari e, allo stesso tempo, offendere l’intera Arma dei Carabinieri, non sono azioni compatibili con la condotta di chi è chiamato a educare e istruire i nostri figli. Un comportamento che non avrebbe niente a che vedere con lo spirito, l’abnegazione e la professionalità della nostra classe docente”. Annunciate successive verifiche sull’accaduto.