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Carabiniere ucciso, avvocato del caso Cucchi per uno dei due ragazzi

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Il 18enne reso noto dalla foto in cui appare bendato ha scelto come suo legale Francesco Petrelli, già avvocato del supertestimone del caso Cucchi.

Arrivano nuove informazioni sul caso del carabiniere Mario Cerciello Rega, ucciso con 11 coltellate la notte del 26 luglio a Roma. Nella giornata del 30 luglio uno dei due indagati per la morte dell’agente, il 18enne americano Gabriel Christian Natale Hjorth, ha infatti scelto come suo nuovo legale l’avvocato Francesco Petrelli. Petrelli è già noto all’opinione pubblica per essere il legale di Francesco Tedesco, il supertestimone nel processo sulla morte di Stefano Cucchi.

Carabiniere ucciso, 19enne sceglie avvocato

Gabriel Christian Natale Hjorth è considerato il complice dell’altro ragazzo americano arrestato, il 19enne Finnegan Lee Elder, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio di Cerciello Rega. Natale Hjorth è anche colui ritratto seduto su una sedia bendato e ammanettato nella ormai celebre foto che ha fatto il giro del mondo. Fotografia che non ha mancato di suscitare l’indignazione dei mass media statunitensi.

Natale Hjorth ha quindi scelto come proprio avvocato difensore Francesco Petrelli, già legale del carabiniere Francesco Tedesco nel caso Cucchi. Tedesco, sotto accusa per omicidio preterintenzionale, aveva infatti accusato due suoi colleghi dell’Arma di aver picchiato Stefano Cucchi nella notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009. A seguito di quel pestaggio, Cucchi morirà dopo un’agonia di 6 giorni all’ospedale Sandro Pertini di Roma.

Parla l’avvocato di Finnegan Lee Elder

A parlare in merito alla vicenda del carabiniere ucciso è anche l’avvocato di Finnegan Lee Elder, Renato Borzone, che ha dichiarato: “È sconvolto e provato per quanto successo. L’ho incontrato questa mattina in carcere”. Borzone afferma inoltre di ritenere che: “Questa vicenda meriti approfondimenti ulteriori, anche se preferiamo che i processi vengano celebrati nelle aule di tribunale e non sui giornali. Con il collega Roberto Capra valuteremo se fare ricorso al tribunale del Riesame. Ci uniamo comunque al cordoglio, già espresso dalla famiglia Elder, per la famiglia del vicebrigadiere Cerciello”.

Sul caso è intervenuta nelle ultime ore anche la madre di Elder, la signora Leah, che ha dato informazioni in merito alle condizioni del figlio in carcere: “Le autorità italiane hanno permesso al Console degli Stati Uniti a Roma di effettuare una breve visita in carcere a Finnegan. I suoi difensori ci continuano a fornire informazioni sul caso. Siamo, infine, grati del fatto che sia stata fornita assistenza medica a Finnegan”.