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Carabiniere ucciso, ciò che non torna sulla morte di Cerciello Rega

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Sono ancora diversi i dubbi che ruotano attorno alla morte di Mario Cerciello Rega, dalla fake news sui maghrebini alle verifiche sui turni.

Ci sarebbero ancora alcuni passaggi poco chiari in merito alla dinamica che ha portato all’uccisione del carabiniere Mario Cerciello Rega. L’avvocato di Finnegan Lee Elder mette in dubbio la ricostruzione della colluttazione , mentre gli inquirenti acquisiscono agli atti i fogli dei turni. Intanto, Sergio Brugiatelli smentisce le ricostruzioni stampa sul suo conto.

I dubbi sull’omicidio di Mario Cerciello Rega

“Stiamo cercando di ricostruire tutti i passaggi di una vicenda che presenta ancora aspetti poco chiari. In particolare mi riferisco alla dinamica dei fatti, nella fase finale, quella con la colluttazione che non mi risulta sia quella rappresentata dalle fonti investigative” ha immediatamente chiarito l’avvocato Renato Borzone che difende Finnegan Lee Elder, il 19enne americano accusato di aver ucciso con undici coltellate il carabiniere Mario Cerciello Rega.

Sono ancora diversi i dubbi che ruotano infatti attorno alla morte del vicebrigadiere. Anche Sergio Brugiatelli, l’uomo che ha allertato il 112 dopo essere stato derubato del borsello, afferma: “Ho letto e sentito dai media sulla vicenda curiose e false ricostruzioni. Desidero chiarire che non sono un intermediario di pusher né, tanto meno, un informatore delle forze dell’ordine” fa sapere infatti attraverso il suo legale, l’avvocato Andrea Volpini.

Intanto, la magistratura ha acquisito agli atti i fogli dei turni della Stazione dei Carabinieri di piazza Farnese, per verificare la regolarità del servizio di Mario Cerciello Rega, che era uscito senza la pistola. Sembra inoltre che il gip individui in piazza solo il collega Andrea Varriale.

La fake news sui maghrebini

Resta poi da chiarire come sia uscita la notizia del coinvolgimento dei due fantomatoci maghrebini. Sergio Brugiatelli “la sera in caserma, davanti all’evidenza ha ammesso che i due erano americani” puntualizza in conferenza stampa il colonnello Francesco Gargaro.

Anche l’avvocato di Brugiatelli specifica: “Non ricorda di aver detto subito dopo l’omicidio di Cerciello Rega che gli aggressori fossero maghrebini. L’unica cosa che ha detto in quel momento è che si trattava di persone con accento straniero“.