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Piombino, morta nel sacco a pelo: il giallo di Simonetta Gaggioli

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La scomparsa della donna era stata denunciata dal figlio, con la quale Simonetta viveva insieme ai nipotini e la nuora.

Giallo nella morte di Simonetta Gaggioli, ex funzionaria toscana di 72 anni ritrovata in un sacco a pelo in un fosso a Riotorto, nel comune di Piombino. La sua scomparsa era stata denunciata dal figlio, ascoltato poi come persona informata dei fatti. A ritrovare il cadavere nella giornata di sabato 3 agosto due automobilisti che passavano nella zona.

Piombino, giallo Simonetta Gaggioli

Il cadavere ritrovato nella giornata di sabato 3 agosto ha ora un nome e un volto, quello di Simonetta Gaggioli. La scomparsa della donna era stata denunciata dal figlio nella giornata di venerdì 26 luglio, e per più di una settimana non se ne avevano avuto notizie. Il corpo della 72enne è stato rinvenuto dentro un sacco a pelo in un fossato a Riotorto, nel comune di Piombino, dove si era trasferita da alcuni mesi per stare più vicina ai suoi tre nipotini. Attualmente viveva insieme al figlio, la nuora e i loro bambini. A riconoscere il corpo i parenti stessi, grazie al ritrovamento di alcuni oggetti familiari che la donna aveva con sé: la prova definitiva si attende ancora dal Dna.

La risposta dall’autopsia

Le cause della morte verranno presto accertate dall’autopsia: il corpo di Simonetta è attualmente all’istituto di medicina legale di Pisa, dove verranno effettuati gli ulteriori esami per stabilire che cosa ha ucciso la 72enne. Dai primi accertamenti comunque non sarebbero stati trovati segni di violenza sul corpo nella donna. Il cadavere, ritrovato in evidente stato di decomposizione, è stato segnalato da due automobilisti che nella giornata di sabato 3 agosto avrebbero notato lo strano involucro tra la vegetazione dell’area vicina al fossato, e che avrebbero immediatamente avvertito i carabinieri. Sul posto il comando provinciale di Livorno e i militari della compagnia Venturina, che hanno poi svolto i primi rilievi. Nessun segno di colluttazione, violenza o armi sono state trovate nella zona: sulla morte della donna, la Procura di Livorno ha aperto ora un fascicolo contro ignoti. L’ipotesi di reato resta per ora l’occultamento di cadavere.