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Bergamo, ragazzi investiti: Matteo Scapin agli arresti domiciliari

Bergamo ragazzi investiti, Matteo Scapin arresti domiciliari

Il gip ha concesso all'automobilista gli arresti domiciliari: "Non voleva uccidere, è omicidio stradale".

Novità nel caso dei ragazzi investiti in provincia di Bergamo, dopo una lite in discoteca. Matteo Scapin, l’uomo che li ha speronati a bordo della sua auto, è stato destinato agli arresti domiciliari. Secondo il giudice per le indagini preliminari, Vito Di Vita, non si tratta di un caso di omicidio volontario ma di omicidio stradale aggravato.

Bergamo, ragazzi investiti: Scapin ai domiciliari

Il gip incaricato di seguire le indagini preliminari sui due ragazzi investiti a Bergamo ha riqualificato il reato imputato a Matteo Scapin da duplice omicidio volontario a duplice omicidio stradale aggravato. La decisione è stata presa al termine dell’interrogatorio di convalida dell’arresto del 33enne, tenutosi nel carcere di Bergamo. Davanti agli inquirenti, Scapin ha raccontato: “Ho sentito un botto e sono andato nel panico, non volevo uccidere“. Il botto di cui parla è stato provocato dall’impatto tra la Mini, su cui viaggiava, e la Vespa su cui si trovavano le due giovani vittime. Lo scontro ha provocato la rottura del lunotto dell’auto.

Lite in discoteca, ragazzi speronati

La notte tra sabato 3 e domenica 4 agosto, Luca Carissimi, 21 anni, e Matteo Ferrari, 18 anni, stavano tornando a casa. Avevano trascorso insieme una serata alla discoteca Setai, nella bergamasca, al termine della quale è scoppiata una lite con Scapin. Lo scontro verbale è continuato nel parcheggio, per poi portare all’inseguimento lungo la provinciale. Scapin ha accelerato in direzione della moto, l’ha travolta e non si è fermato a prestare soccorso. Luca Carissimi è morto sul colpo, mentre Matteo Ferrari è deceduto all’ospedale di Bergamo, dove era stato ricoverato, a poco più di ventiquattr’ore dall’accaduto.