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Abusi su due bimbe, vicino di casa incastrato da video sul cellulare

abusi su due bimbe

A Crema un ventinovenne è stato incastrato da un video sul cellulare. Su di lui grava l'accusa di violenza sessuale su minore

Arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata su minori un ventinovenne di Crema. L’uomo avrebbe compiuto degli abusi su due bimbe di sei e nove anni. Le violenze sessuali si sarebbero prolungate per oltre un mese. Finalmente il criminale che è stato capace di brutalità tanto perverse e mostruose è finito dietro le sbarre. Venerdì 9 agosto 2019 la polizia di Crema ha fermato il vicino di casa delle due bambine. A incastrarlo, un video sul suo telefono cellulare. L’uomo, infatti, pare fosse solito condurre le due bimbe nel suo garage e filmare gli atti sessuali ai quali le sottoponeva.

Abusi su due bimbe, arrestato il vicino

A lanciare l’allarme era stato il padre di una delle bambine. Il vicino di casa, infatti, avrebbe inviato alla figlia di 9 anni una serie di immagini e di messaggi che hanno suscitato le preoccupazioni del genitore. Immediata l’apertura delle indagini, durate 6 mesi.

Il telefono della piccola pare fosse finito dietro un armadio di casa. Succedeva nel febbraio scorso. Ritrovato il cellulare, il padre si sarebbe accorto di quei messaggi. L’uomo ne ha così parlato con la figlia, che ha permesso di ricostruire quella storia tanto ignobile e così orribile. La bimba ha raccontato che lo scorso dicembre, il vicino di casa, vedendola giocare in cortile con alcune amiche, l’ha attirata nel suo garage. Lì sarebbero iniziati gli abusi nei suoi confronti. Successivamente, il criminale è riuscito a far cadere nella sua trappola perversa un’altra bambina, questa volta di soli 6 anni.

I messaggi e il video degli abusi

Il padre ha chiesto alla bimba dove fosse il suo cellulare, che non vedeva da tempo. La piccola ha così riferito di averlo perso. “Quello che appariva solo un pretesto non ha rassicurato il genitore, che ha letteralmente smontato la cameretta della figlia per trovare il cellulare, che poi ha scovato dietro un armadio. E quando ci ha guardato dentro, gli è caduto il mondo addosso”. Comincia così la spiegazione dell’avvocato Antonino Andronico, che rappresenta la famiglia. Poi ha aggiunto: “C’erano messaggi nei quali l’orco chiedeva, via Whatsapp, alla piccola di raggiungerlo nel suo garage. In caso contrario avrebbe mostrato alcune foto, che le mandava, ai suoi genitori, i quali si sarebbero molto arrabbiati con lei. A quel punto il genitore si è fatto raccontare quel che era successo e poi è andato in commissariato a denunciare tutto”.

Le piccole sono state evidentemente vittime di minacce e manipolazioni. La svolta definitiva e la conferma dei sospetti maturati negli ultimi mesi è arrivata durante una perquisizione nel garage del ventinovenne vicino di casa. Qui gli uomini della polizia hanno trovato un video che testimonia le violenze sessuali perpetrate dal giovane. Quest’ultimo, infatti, è stato colto mentre commetteva le sue assurde perversioni.

È così che Milda Milli, sostituto procuratore di Cremona, ha chiesto l’arresto dell’individuo. Attualmente, stando a quanto riferito dalla Repubblica, il 29enne è recluso nella casa circondariale di Cremona. “La famiglia ringrazia la polizia per il lavoro eseguito e spera che la giustizia faccia il suo corso in fretta”, conclude l’avvocato.