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Nadia Toffa, il giornalismo d'inchiesta e la Terra dei Fuochi

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Il giornalismo di inchiesta era la sua passione più grande: in particolare Nadia Toffa si è occupata della Terra dei Fuochi, in Campania.

Nadia Toffa aveva esordito in televisione all’età di 23 anni e da sempre ha mostrato la sua passione per il giornalismo e le inchieste. “Ho sempre creduto che la vita fosse disporre sul tavolo, nel miglior modo possibile, le carte che ti sei trovato in mano. Invece all’improvviso ne arriva una che spariglia tutte le altre, e la vita è proprio come ti giochi quell’ultima carta”. Sono queste le prime parole contenute nel suo libro, Fiorire d’inverno, che narra la storia della sua malattia, il cancro al cervello. La conduttrice bresciana, purtroppo, è morta martedì 13 agosto 2019.

Nadia Toffa, le inchieste

Nadia Toffa aveva 40 anni quando è morta e la malattia la accompagnava ormai da due anni. Infatti, il cancro al cervello le era stato diagnosticato a dicembre del 2017, ma lei pensava di riuscire a sconfiggerlo. Ha lottato a lungo, continuando a lavorare e mostrarsi impavida. Non aveva paura di niente. Nella sua vita, infatti, si dedicava alle sue più grandi passioni: il giornalismo e le inchieste. Dal 2009 era diventata inviata del programma Le Iene e realizzava per Italia 1 una serie di servizi. Tra questi ricordiamo le truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, i servizi sulla pedofilia online e lo smaltimento illegale dei rifiuti in molte zone d’Italia. Infine, Nadia Toffa diventa conduttrice del programma. Lei stessa confessa: “La conduzione mi diverte moltissimo. Sono una persona facile alla noia e, in quanto tale, alla costante ricerca di nuovi stimoli. Mi piace sperimentare, mi piace la diretta e quell’aria di famiglia che si respira in studio”. Il lavoro, per Nadia, era tutto: “Da quando ho iniziato Le Iene non riesco a fare nient’altro” aveva rivelato.

La Terra dei Fuochi

Una delle inchieste più note (e probabilmente più seguite) realizzata da Nadia Toffa è quella sulla Terra dei Fuochi. A partire dal lontano 2013, l’inviata di Italia 1 si era recata in Campania in prima persona per mostrare ai telespettatori quei terreni contaminati. Il 15 settembre 2013, infatti, esce il primo video-documentario sulla Terra dei Fuochi realizzato nelle campagne nei pressi di Giugliano, tra Napoli e Caserta. Nadia Toffa mostrava come i prodotti di quelle terre contaminate nascessero in mezzo ai rifiuti. La situazione poteva causare lo sviluppo di nuove forme tumorali, soprattutto nei bambini.

L’incontro con Carmine Schiavone

Un’altra tappa fondamentale della carriera di Nadia Toffa è il faccia a faccia con Carmine Schiavone. Il boss dei casalesi rivelò all’inviata bresciana i retroscena e l’organizzazione dei clan rispetto all’inquinamento delle terre coltivabili. Inoltre, il suo servizio dal titolo “Quando lo Stato promette e non mantiene“, evidenziava la vittoria della Camorra sullo Stato italiano. Pochi anni dopo, un altro servizio scende nei dettagli, “Rifiuti tossici tutto quello che non dovevamo sapere“. Infine, il 6 marzo 2019 l’ultimo servizio su “Terra dei fuochi: l’Europa processa l’Italia“.